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De Laurentiis ha fatto un mercato da 150 milioni di euro (Di Marzio)

A Sky Sport: «A quanto ne sappiamo, non ci sono margini per una riconciliazione. I rapporti con Conte sono molto freddi». È rimasto anche Folorunsho

De Laurentiis ha fatto un mercato da 150 milioni di euro (Di Marzio)

De Laurentiis ha fatto un mercato da 150 milioni di euro (Di Marzio).

Di Marzio a Speciale Calciomercato di Sky Sport:

«De Laurentiis ha fatto un mercato da 150 milioni di euro. È mancato realismo. Ha preso Lukaku senza la certezza di peedere Osimhen. Ha preso McTominay senza la certezza di perdere Folorunsho che infatti non è andato Da quel che sappiamo noi, i rapporti sono gelidi gelidi tra le parti, ossia tra De Laurentiis e Osimhen. Con Conte i rapporti sono sempre stati freddi, anche durante il ritiro, non è mai scattato il feeling. Mi stupirei se ci fosse una riconciliazione».

Costacurta: «È una situazione assurda. Conoscendo Conte, non credo che cambi idea».

A 75 anni, De Laurentiis ha stravolto l’Aurelionomics per tenere il Napoli ai vertici (Corsport)

Il Corriere dello Sport ricorda che sono 111 i milioni fin qui spesi dal Napoli per questa campagna acquisti.

Scrive Massimiliano Gallo per il Corriere dello Sport:

Se non è all-in, poco ci manca. Mai come in questa sessione di mercato, Aurelio De Laurentiis ha puntato tutto su un solo uomo: Antonio Conte. Si è affidato completamente all’allenatore salentino. All’uomo scelto per provare a risalire dopo lo sfacelo post-scudetto. E per Conte e le sue idee, ha messo da parte ventennali convinzioni di gestione aziendale.

Ha detto sì all’acquisto di Romelu Lukaku. Un’operazione che sconfessa in toto l’Aurelionomics. Trenta milioni per un calciatore di 31 anni, che a Napoli godrà dell’ingaggio più alto di tutti (eccetto Osimhen). E che più di qualcuno considera in parabola discendente.

De Laurentiis ha accettato il rischio imprenditoriale.

De Laurentiis ha accettato il rischio imprenditoriale. Ha interiorizzato la lezione dei 91 punti dell’era Sarri. Ha capito che le squadre raggiungono un punto di saturazione. Che oltre un certo limite non possono essere strizzate. Servono energie fresche, volti nuovi. Del resto lo scudetto è stato vinto non appena la baracca è stata alleggerita della vecchia guardia: da Mertens a Insigne a Koulibaly. Ora quello scudetto dev’essere dimenticato, Conte ha pienamente ragione. Deve diventare il Napoli di Buongiorno e di Lukaku. Di Neres e forse di McTominay. Solo così si volta davvero pagina. Ovviamente tutto ciò ha un prezzo e a pagarlo è solo De Laurentiis.

In tutto questo, ricorda il Corsport, non è stato ancora ceduto Osimhen,

Vent’anni dopo, a 75 anni, per provare a mantenere il suo Napoli nella gerarchia del calcio italiano (ed europeo), De Laurentiis ha stravolto la sua politica aziendale. Gliene va dato atto. 

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