2-1 al Parma. La squadra di Conte è sotto fino al 92esimo. Rimonta quando gli avversari restano in dieci e senza portiere
Il Napoli non è guarito. Ma ha vinto. È la serata di Lukaku ma è anche quella di Meret
Il Napoli ha vinto. Due a uno sul Parma in rimonta al termine di una partita assurda. Con gli avversari in dieci uomini dal minuto 77 e senza il portiere titolare perché espulso quando Pecchia aveva già effettuato i cinque cambi. Una ingenuità non da poco per un allenatore di Serie A. Anche se il Parma protesta per la doppia ammonizione.
Il Napoli era sotto 1-0. A quel punto, incredibilmente, la paura di vincere ha attanagliato la squadra di Conte. Ha avuto fretta. Soprattutto col suo uomo migliore: Kvaratskhelia. Ennesima dimostrazione di insicurezza. Poi, però, ce l’ha fatta. Nel corso del recupero di undici minuti. Prima col pareggio di Lukaku (entrato nella ripresa al posto di Raspadori) al 92esimo e poi con la rete di Anguissa al 96esimo. Nel finale, al minuto 105, Meret ha incredibilmente respinto il pallone del 2-2 che non sarebbe stato immeritato per la squadra di Pecchia.
È una partita difficile da analizzare. Quel che possiamo dire è che il Napoli ancora non è guarito. Sarà un processo lungo. È come se la squadra Napoli soffrisse di una strana forma di malattia che è a metà tra la letargia e lo sdoppiamento di personalità. Il Napoli improvvisamente si assenta. Si spegne. E smette di somigliare al suo allenatore o comunque alla fama legata al suo allenatore. Si trasforma in una formazione che guarda, sembra che stiano lì quasi per caso. Non aggrediscono. Non mordono. Osservano gli avversari. È successo nel primo tempo. In cinque minuti il Parma sembrava che giocasse senza rivali. Hanno colpito due pali e hanno segnato su un rigore (che c’era). Sull’azione del rigore, il Napoli ha consentito a Sohm di attraversare quaranta metri di campo palla al piede senza neanche soffiargli in faccia. Sembrava un film surreale.
Poi è come se il Napoli si risvegliasse. E torna più o meno a giocare. Con tutti i limiti del caso. Il Napoli è stato ancora una volta kvaracentrico. Ma molto impreciso nell’ultimo e nel penultimo passaggio. E soprattutto con meno fame rispetto al match col Bologna. Anguissa nel primo tempo in grande affanno. Raspadori volenteroso ma fondamentalmente innocuo. La difesa del Parma non andava mai in allarme quando il pallone si aggirava dalle sue parti. Poi, è entrato Lukaku e le cose sono cambiate. Lukaku in Serie A fa ancora la differenza. Lo ha dimostrato ancora una volta.
Nel secondo tempo si è giocato a una porta sola. La partita è stata come un Bolero di Ravel, progressivamente in crescendo. Fino all’espulsione del portiere che è stata l’episodio chiave.
Di positivo c’è che la fortuna sembra stare dalla parte degli azzurri. E non è poco. Ora c’è la sosta. Dalla prossima il Napoli potrà contare su Gilmour e McTominay. E Lukaku giocherà dal primo minuto.