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Il Napoli lo scorso anno non avrebbe battuto il Parma. Oggi, con Conte e Lukaku, sì – Gazzetta

Si sono viste le caratteristiche delle squadre di Conte: aggressività, coraggio, carattere, capacità di crederci fin oltre il 90esimo

Il Napoli lo scorso anno non avrebbe battuto il Parma. Oggi, con Conte e Lukaku, sì – Gazzetta
Ni Napoli 31/08/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Parma / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo-Matteo Politano

Il Napoli lo scorso anno non avrebbe vinto questa partita. Oggi, con Conte e Lukaku, sì – Gazzetta

Scrive la Gazzetta dello Sport nell’editoriale di Stefano Agresti:

Il Parma è una tra le squadre più belle di questo inizio di campionato. Per batterlo, il Napoli è dovuto ricorrere a tutte le qualità tipiche delle squadre di Conte: aggressività, coraggio, carattere, capacità di crederci fin oltre il 90’. Antonio ha subito trasmesso la sua anima, o almeno una parte di questa, agli azzurri, che hanno pareggiato e vinto a tempo scaduto. Il resto l’ha fatto Lukaku, che è entrato contro una squadra alle corde – in dieci e con un calciatore di movimento in porta – e l’ha colpita. Certo, le condizioni d’emergenza assoluta nelle quali si è trovato il Parma hanno agevolato la rimonta, ma abbiamo la sensazione che nella scorsa stagione il Napoli una partita così l’avrebbe pareggiata o, più probabilmente, persa. Oggi invece l’ha vinta e, con Lukaku e tanti uomini nuovi tutti da scoprire, è lassù, vicino alla vetta.

Con Lukaku è un’altra cosa, è il Nord del Napoli – il Napolista

Romelu Lukaku è entrato al minuto 62 di Napoli-Parma e ha impiegato meno di un minuto per far capire che è lui il miglior centravanti possibile di questa squadra. Si fa servire da Kvara sui piedi, entra in area e il portiere respinge. Era fuorigioco ma non conta. Quel che conta è il movimento. È il sospiro di sollievo dello stadio. La verità è che Romelu serve a questa squadra come il pane. Non ce ne voglia Raspadori ma è Jack troppo leggero, fondamentalmente innocuo. Il Napoli con lui gioca senza un vero riferimento.

Lukaku invece è un punto cardinale. Sta là. È il Nord. Fa il riferimento. E lo fa come si deve. La sua sola presenza infonde fiducia ai compagni, oltre che all’allenatore, e incute timore agli avversari. Poi, può accadere che gli avversari si facciano male da soli, e restino col portiere volante. E a quel punto è più facile fare gol. Ma il movimento, quello è da centravanti vero. Ed è un’anteprima di quello che sarà. Spara il sinistro sul portiere volante (Del Prato che di mestiere fa l’esterno di difesa) e pareggia. Cambia la partita del Napoli. E per certi versi la stagione. Fa capire che con lui comincia un’altra vita del Napoli di Conte.

 

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