Riguarda l’azione al video ma non cambia idea. Agli Us Open la classe arbitrale non vuole piegarsi alla tecnologia
Di recente c’è stata molta polemica nel mondo del tennis per un errore arbitrale avvenuto a Cincinnati. Tutti hanno chiamato a gran voce l’introduzione del Var. Il Var allo Us Open c’è, anche se non in tutti campi, eppure si sbaglia lo stesso. Stanotte si è scatenata una grande polemica nella partita tra la russa Anna Kalinskaya e la brasiliana Haddad Maia.
Relevo spiega cos’è successo:
Dopo diverse episodi controversi al Masters 1000 di Cincinnati che non hanno potuto essere risolti a causa dell’assenza del Var, parte del circuito ha celebrato il ritorno del video arbitraggio nel tennis agli Us Open. Tuttavia, sabato sera si è assistito a una scena del tutto surreale a New York, dove una giudice di sedia ha confermato la sua decisione iniziale nonostante i replay dimostrassero chiaramente che aveva sbagliato.
Il sistema Var nel tennis funziona in modo simile al calcio – una stanza con altri arbitri che rivedono le situazioni controverse e i replay per il giudice di sedia – e ha fatto il suo debutto un anno fa agli Us Open 2023.
Il problema si è presentato quando la giudice di sedia tedesca Miriam Bley ha ignorato i replay che le venivano mostrati dalla sala Var per confermare la sua decisione iniziale, una decisione errata. Ma facciamo un passo alla volta.
Il Var non salva la russa Kalinskaya dall’essere vittima di un errore arbitrale
La russa Anna Kalinskaya conduce 2-0 contro la brasiliana Beatriz Haddad-Maia nel terzo turno degli Us Open. Haddad-Maia sta servendo e il punteggio è di 40-40, quando la brasiliana arriva apparentemente in ritardo su una palla. Riesce a colpirla, la mette in campo e l’arbitro le assegna il punto. Ma Kalinskaya non è d’accordo: è convinta che ci sia stato un doppio rimbalzo prima del colpo di Haddad-Maia e chiede una revisione Var.
L’arbitra Miriam Bley avvisa i colleghi della sala Var, che le mostrano i replay sui loro tablet e sugli schermi giganti dello stadio Louis Armstrong, il secondo più grande del complesso. Le immagini non lasciano spazio a dubbi: la palla è rimbalzata due volte prima di toccare la racchetta di Haddad-Maia, il che sarebbe stato un punto per Kalinskaya e un break point per andare 3-0 sul servizio della russa. Ma la giudice di sedia, tra la sorpresa di tutti i presenti, ha detto di no, di non aver visto il doppio rimbalzo e che il punto era per la brasiliana”.
E quando achávamos que já tínhamos visto tudo… pic.twitter.com/TBXpjNjdZl
— Bola Amarela (@Bola_Amarela) September 1, 2024