Su X: “Gli imbroglioni dichiarati e orgogliosi come Petrillo dimostrano che l’era della vergogna è finita. Io dico di restituire le medaglie ad Armstrong”
Poteva J.K. Rowling non esprimere la sua opinione su Twitter, oggi X, a proposito del caso Petrillo? Ovviamente no. J.K. Rowling, la mamma di Harry Potter, dopo l’intervento nel caso Khelif, ha deciso di scrivere pure del caso Petrillo, l’atleta paralimpica nata uomo e diventata donna. Oggi gareggia nelle categorie femminili scatenando l’ira e le polemiche di avversarie, opinioniste e gente di ogni tipo. Questa cosa alla Rowling non fa proprio giù, è da “cheat”, da imbroglioni. L’accusa principale mossa contro Petrillo è quella di avere comunque un fisico più prestazionale delle sue avversarie e, perciò, è avvantaggiata.
Su X l’autrice del mago più famoso del mondo (dopo Merlino, sic) ha scritto:
“Perché tutta questa rabbia per l’ispirato Petrillo? La comunità dei cheat (imbroglioni, ndr) non ha mai avuto questa visibilità! I cheat dichiarati e orgogliosi come Petrillo dimostrano che l’era del cheat-shaming (della vergogna di essere imbroglioni, ndr) è finita. Che modello! Io dico di restituire le medaglie a Lance Armstrong e andiamo avanti”.
Why all the anger about the inspirational Petrillo? The cheat community has never had this kind of visibility! Out and proud cheats like Petrillo prove the era of cheat-shaming is over. What a role model! I say we give Lance Armstrong his medals back and move on. #Cheats #NoShame pic.twitter.com/bvqhs3DexI
— J.K. Rowling (@jk_rowling) September 2, 2024
Il riferimento è piuttosto chiaro. Se ormai gli imbroglioni l’hanno vinta e non provano più vergogna, tanto vale restituire le medaglie tolte ad Armstrong per doping. La Rowling si era già espressa sui temi Lgbtq in occasione del caso Khelif prendendo le difese della pugile italiana Carini.
Ieri anche il Telegraph si è scagliato contro l’italiana.
Khelif ora contrattacca e denuncia Musk, J.K. Rowling e Trump per molestie online
Imane Khelif ora attacca. La pugile algerina, oro nei 66 chili a Parigi dopo essere stata massacrata per la sua presunta eccessiva mascolinità (con l’innesco italiano del “caso Carini”, sappiamo sempre come distinguerci) ha presentato una denuncia penale alle autorità francesi nei confronti di Elon Musk e della scrittrice J.K. Rowling accusandoli di “atti di molestie online aggravate”. La notifica è stata inviata venerdì al centro anti-odio online della Procura di Parigi.
Variety – ripreso poi dal resto della stampa internazionale – ha intervistato il suo avvocato, Nabil Boudi. Stando a quanto riportato dal settimanale la causa è stata intentata contro X, la piattaforma che ha ospitato le peggio accuse nei suoi confronti. Ciò “garantisce che l’accusa abbia tutta la libertà di indagare contro tutte le persone”, anche chi s’è nascosto dietro pseudonimi. Ma – anche – i vip che hanno approfittato del caso a scopi evidentemente politici. Come Trump, che “ha twittato, quindi, indipendentemente dal fatto che venga nominato o meno nella nostra causa, sarà inevitabilmente esaminato come parte dell’accusa”, ha spiegato l’avvocato.
In un messaggio ai suoi 14,2 milioni follower, la scrittrice di Harry Potter aveva pubblicato una foto del combattimento di Khelif con Angela Carini, accusandola di essere un uomo che “si stava godendo l’angoscia di una donna a cui aveva appena dato un pugno in faccia”. E Musk aveva condiviso un post della nuotatrice Riley Gaines in cui affermava che “gli uomini non appartengono agli sport femminili”. Il proprietario di X aveva co-firmato il messaggio scrivendo: “Assolutamente”. Trump aveva pubblicato un messaggio con una foto del match con Carini: “Terrò gli uomini fuori dagli sport femminili!”.