Il coach di Sinner: «Le difficoltà ci sono sempre ma è fondamentale rimanere uniti anche perché alcune cose non si controllano. Siamo con la coscienza a posto»
Coach Vagnozzi ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa italiana sulla semifinale che attende Jannik Sinner, la prima in carriera a New York. A sfidarlo sarà Jack Draper.
«Draper è uno dei giovani più promettenti del circuito. Lo conosciamo da tempo e ci aspettiamo una sfida piena di insidie. Ha avuto diversi infortuni negli ultimi anni che ne hanno rallentato la crescita. Sta giocando con il vento in poppa, ha poco da dimostrare visto che ha già fatto il suo miglior risultato e che gioca contro il numero 1 del mondo. Proverà a giocare sopra ritmo e Jannik dovrà essere bravo, in particolare a inizio match, a gestire la situazione».
Vagnozzi: «Noi e Sinner siamo con la coscienza a posto»
L’allenatore di Sinner si dice particolarmente soddisfatto di come l’altoatesino abbia gestito le difficoltà di un torneo iniziato con grandi timori e grandi dubbi:
«Le difficoltà ci sono sempre dentro un team ma nella difficoltà è fondamentale cercare di rimanere uniti, il più possibile. E questo è quello che abbiamo fatto. Siamo rimasti sull’obiettivo giorno dopo giorno, anche perché alcune cose non le puoi controllare e non potevamo far altro che rimanere sul pezzo. Siamo stati bravi, ma soprattutto lo è stato Jannik perché è lui che va in campo. Siamo con la coscienza a posto, per noi è un capitolo chiuso».
Dai dubbi del primo match, alla grande prestazione con Paul e Medvedev:
«La cosa che mi è piaciuta di più è stato il crescendo che ho visto in queste cinque partite. A livello mentale e a livello di atteggiamento ogni volta è entrato sempre più dentro la partita. Pian piano ha ritrovato l’energia positiva del pubblico ed è tornato a sorridere anche dentro al campo, e questa è la cosa che ci rende maggiormente felici».