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Deschamps: «L’Italia ci ha fatto male»

Alla tv francese: «Contro un’Italia compatta, abbiamo lasciato spazi e ci hanno fatto male. Nella ripresa abbiamo perso un paio di duelli di troppo»

Deschamps: «L’Italia ci ha fatto male»
France's coach Didier Deschamps looks on during the Qatar 2022 World Cup final football match between Argentina and France at Lusail Stadium in Lusail, north of Doha on December 18, 2022. (Photo by JACK GUEZ / AFP)

Deschamps: «L’Italia ci ha fatto male».

Il ct della Francia dopo la partita persa 1-3 con l’Italia, ha parlato a TF1.

«Dobbiamo essere concreti. Abbiamo iniziato molto bene, abbiamo fatto cose molto buone, ma non abbiamo avuto la capacità di tenere il passo per tutta la partita. L’avversario ci ha ferito per errori da parte nostra. Abbiamo qualità, siamo in grado di fare buone cose con la palla. Contro un’Italia compatta, abbiamo lasciato spazi e ci hanno fatto male.

Arrabbiato? Ho sempre detto ai calciatori quello che pensavo. Sono sempre stato e sono ancora il responsabile di ciò che sta accadendo. Mi assicuro di dire loro cosa penso e cosa vedo. Sapevo molto bene che siamo lontani dall’essere al massimo. Nel secondo tempo abbiamo perso un paio di duelli di troppo. Abbiamo commesso errori nella ripresa. Abbiamo restituito loro le munizioni. Tenere l’avversario sotto pressione per 90 minuti è complicato. Non potevamo permettercelo. Siamo rimasti aperti senza avere abbastanza energia per fare lo sforzo di difendere».

Deschamps: «Rabiot? Situazione imbarazzante. È senza squadra e non si allena in un gruppo» (ieri in conferenza)

«La nostra mancanza di efficacia ci ha penalizzato all’ultimo Europeo, ma abbiamo comunque raggiunto la semifinale. Ci sono due partite in tre giorni, indipendentemente da chi scenderà in campo l’obiettivo finale sarà sempre lo stesso, ovvero ottenere il miglior risultato possibile. Queste non sono amichevoli, è la Nations League. Anche l’Italia dopo gli Europei ha fatto vari cambiamenti, le critiche purtroppo ci sono sempre state e l’obiettivo per noi deve essere sempre massimo».

Ha una squadra giovane, in che direzione vuole farla crescere?

«Noi attraverso queste sei partite vogliamo ottenere i migliori risultati. Per fare passi in avanti serve vedere i calciatori in azione e queste sei partite serviranno a moltissimi giocatori. Forse questo nuocerà all’espressione di gioco collettiva, ma è importante testarli per ricevere delle risposte di alcuni».

La nazionale francese deve riconquistare il pubblico?

«Eravamo in Germania, c’era molto pubblico francese: abbiamo condiviso belle emozioni e poi c’è stata la delusione dell’eliminazione in semifinale. Il pubblico ci segue molto e la parentesi delle Olimpiadi qui in Francia è stata fantastica. Lo sport sa unire e da molti anni questo pubblico ci segue sempre di più, la nazionale francese è amata e sostenuta e sta a noi con le nostre azioni mantenere questo legame, coltivarlo. I giocatori hanno bisogno di questo sostegno, di questo amore».

Come stanno Samba e Clauss?

«Jonathan ha avuto un problema muscolare da gestire, Samba aveva un problemino ma prima della seduta di oggi tutti i giocatori erano disponibili. Hernandez? Sta bene, nessun problema».

Ha discusso con Griezmann?

«Discuto spesso con lui, è il giocatore con cui parlo di più perché è il giocatore che gioca da più tempo con noi. Il fatto che oggi non sia al 100% non è legato agli Europei: quando c’è una così breve preparazione delle partite bisogna gestirlo pensando al tempo di gioco. Con lui ho sempre parlato, anche durante gli Europei. Dedico molto tempo ai giocatori, è importante perché devono sentire la fiducia. Ha sempre fatto ottime cose e sta a lui raggiungere la miglior condizione possibile per aiutarci».

Ha guardato il calcio alle paralimpiadi?

Deschamps: «Il calcio per ciechi dei giochi paralimpici l’ho guardato, mi è piaciuto avvicinarmi a questa disciplina. I giocatori mi hanno impressionato».

Come ti spieghi il calo dell’Italia rispetto a quando la affrontavi da calciatore? O la situazione di Rabiot, ancora svincolato?

«Non mi permetterò di giudicare l’Italia, non so tutto ciò che ha passato. Spalletti vi dirà qualcosa. Paragonare quel che è successo con 5-10 anni fa non ha senso, l’Italia resta competitiva e Spalletti ha cambiato diversi giocatori rispetto all’ultimo Europeo. L’Italia rimane l’Italia, dopo quanto accaduto con l’eliminazione prematura avrà voglia di fare bene, tanti francesi giocano in Italia e c’è sempre la volontà di fare qualcosa di buono. Rabiot ha una situazione un po’ imbarazzante. Era in scadenza di contratto ed è voluto da parecchie squadre. Però ora è senza squadra e non si allena in un gruppo. Spero possa rapidamente scegliere un club che possa poi riportarlo con noi».

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