Il Telegraph: «I due comproprietari pronti a comprarsi le quote a vicenda. Differenze di opinione inconciliabili sulla direzione e sulla cultura del club»
“Todd Boehly (presidente e proprietario del Chelsea, ndr) ritiene che il suo rapporto di lavoro con la Clearlake Capital, comproprietaria del Chelsea, sia giunto a un punto di rottura e che sia necessario trovare una soluzione per evitare una guerra civile a Stamford Bridge. Clearlake e Boehly sono pronti a comprarsi a vicenda“. Questa l’esclusiva del Telegraph.
Il quotidiano riporta che Boehly e i suoi soci abbiano le risorse sufficienti per finanziare l’acquisizione totale del club. Ciò si scontra con le intenzioni di Clearlake. Il fondo di private equity non ha alcuna voglia di vendere le proprie quote del club.
Il Chelsea sull’orlo di una guerra tra i suoi proprietari
Il fondo detiene circa il 61,5% del Chelsea e non permetterà che il club vengo messo in vendita due anni dopo la cessione di Roman Abramovich. Ma il Telegraph scrive che “Boehly ritiene di poter raccogliere rapidamente più di 2,5 miliardi di sterline per fare un’offerta a Clearlake. La somma darebbe alla società, azionista di maggioranza del Chelsea, la possibilità di avere un profitto dal suo investimento iniziale”.
Boehly sarebbe pronto a farsi carico del club secondo un progetto di 20-30 anni che includerebbe anche la costruzione del nuovo stadio. “Ma un’offerta, per quanto cospicua, potrebbe cadere nel vuoto se Clearlake rimanesse ferma sulla sua posizione di non vendita“.
Per Clearlake il Chelsea è un impegno, un investimento “che durerà più di un decennio e intende acquisire altre quote del club“.
Al centro della disputa una diversa visione del club, “un divario culturale tra i comproprietari sulla struttura del club che è diventata insostenibile e sul fatto che sia necessario trovare una soluzione il prima possibile“.
Clearlake per acquisire le quote di Boehly dovrebbe fare un’offerta “di oltre 1,5 miliardi di sterline, in questo modo consentirebbe all’attuale presidente di realizzare un profitto (rispetto all’investimento iniziale, ndr)“. Tra i due comproprietari resistono delle “differenze di opinione inconciliabili sulla direzione di marcia e sulla cultura del club“. Il Chelsea è sull’orlo di una guerra intestina.