Intervista a Repubblica dello spagnolo primo nella Moto Gp: «Mi sono fatto aiutare, a livello psicologico: prima delle gare non dormivo mai»
Jorge Martin: «Perché si parla solo di Bagnaia e Marquez? Non lo so, non me lo chiedo più»
Jorge Martin, 26 anni, di Madrid. Primo nella Moto Gp con 26 punti di vantaggio su Bagnaia.
Un campione. Però parlano di quei due e basta: Bagnaia e Marquez.
«In passato non capivo, mi facevo delle domande. Poi ho imparato che non ne vale la pena: non posso controllare quello che pensano gli altri. Devo solo concentrarmi sul mio modo di pilotare. Pecco è il campione in carica. Molti giornalisti sono catalani, e comunque Marc è una figura che ha dato molto a questo sport. È normale ci sia tutta questa attenzione nei loro confronti. Pazienza».
Sì, ma tre mesi fa al Mugello lei stava per festeggiare il meritato passaggio alla Ducati ufficiale. Invece Borgo Panigale ha scelto Marquez.
«Quello che mi ha fatto più male è che il venerdì ero tranquillo, dopo le telefonate di Dall’Igna e Tardozzi. Però non accadeva nulla di ufficiale. All’improvviso ho avuto un cattivo presentimento. Nessuno mi ha più detto nulla, l’ho saputo altrimenti. Questa storia non è stata gestita bene».
Jorge Martin andrà all’Aprilia.
«Non sono uno circondato da tante persone come gli altri piloti. Preferisco restare con la mia ragazza, lontano dalla confusione. Rimango legatissimo ai miei genitori e ai loro consigli: pochi, preziosi».
Dicono che lei sia troppo impulsivo.
«È il mio carattere. In passato, tante cadute e 20-25 fratture: non ricordo neppure quante, di preciso. Mi sono fatto aiutare, a livello psicologico: l’anno scorso sentivo troppo la pressione, le notti prima delle gare non dormivo mai e poi pensavo solo a vincere. Mi hanno insegnato a conoscere meglio me stesso, a lavorarci ogni giorno. Capire quali sono le cose importanti, non perdere tempo con tanti pensieri. Restare nel presente. Accontentarmi, quando è il caso».