Su Repubblica. Il murales presenta scrostature e macchie di umidità. Il restauro può essere a carico solo dei privati ma è necessaria l’autorizzazione del condominio.
Il murales di Maradona da restaurare. Manfredi: «Si può pensare a uno sponsor privato». Repubblica riporta le parole del sindaco di Napoli dopo l’appello lanciato da soprintendente Mariano Nuzzo. Il sindaco di Napoli Manfredi si è dimostrato disponibile a favorire il restauro che però deve essere autorizzato dal condominio di via Emanuele De Deo e portato avanti da privati.
Il murales di Maradona presenta scrostature e macchie di umidità: necessario restaurare
Scrive l’edizione napoletana di Repubblica:
Il sindaco Gaetano Manfredi esprime la sua volontà a raccogliere l’appello lanciato tramite Repubblica dal soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo. «Sul restauro si può pensare a coinvolgere uno sponsor privato – spiega il primo cittadino – È importante preservare e non perdere il murale, salvare tutto quanto si è creato per il turismo, la città e l’immaginario di Napoli, per l’importanza e l’attrattività della zona, che nel suo insieme va regolarizzata, e su quest’aspetto è in corso un progetto che coinvolge Comune e Seconda municipalità».
Il murale di via Emanuele De Deo – per tutti largo Maradona – presenta scrostature e macchie di umidità. Il restauro non può essere a carico del pubblico, ma solo dei privati. L’amministrazione è però pronta a fare la sua parte con un potenziale sponsor. A largo Maradona è già in corso una valutazione per intervenire, come confermato da Antonio Esposito “Bostik” della “Bodega de D10s”, promotore storico del murale realizzato nel 1990 da Mario Filardi. L’autorizzazione ai lavori spetta però all’assemblea del condominio dove sorge l’opera.
Il soprintendente Nuzzo ha proposto di formalizzare il murale come bene culturale per la conservazione, la tutela e per preservarlo da sviluppi urbani che potrebbero minacciarne l’integrità. La proposta trova d’accordo il presidente dell’Ordine degli architetti di Napoli, Lorenzo Capobianco.