L’ex attaccante era stato operato due volte per un tumore. A Sportweek dichiarò nel 2023: «La malattia mi ha portato depressione e pensieri di morte».
Ore di apprensione per Salvatore Schillaci: l’ex attaccante della Juventus e la Nazionale italiana è attualmente ricoverato.
Schillaci ricoverato, la famiglia: “Totò è in condizioni stabili”
La famiglia ha scritto sul suo profilo Instagram ufficiale, nella sezione storie:
Visto le innumerevoli chiamate da parte di molte testate giornalistiche e visto le brutte notizie che circolano, informiamo che il nostro amato Totò è in condizioni stabili ed è controllato da un’equipe di medici continuamente di notte e giorno. Forza Totò.
Negli ultimi due anni aveva subito due operazioni a causa di un tumore.
L’intervista a Sportweek nel 2023: «Un anno fa mi diagnosticarono un tumore. Mi ha portato depressione e pensieri di morte»
«È stata una rivincita. A gennaio di un anno fa mi trovano un tumore al colon retto. A febbraio mi operano una prima volta, due mesi dopo la seconda. Quando arriva la proposta di Pechino Express, mi prendono i dubbi perché sapevo che sarebbe stata tosta. I medici mi dicono “Sei guarito riprenditi la tua vita”. Barbara insiste molto. Dico sì solo perché lei sarebbe stata con me. Questa avventura è stata una rivincita sulla malattia e su quello che si era portata dietro: depressione e pensieri di morte».
Schillaci dice di aver realizzato tutti i suoi sogni.
«Da piccolo sognavo di fare il calciatore e, insieme a questo, ho realizzato tutti i miei desideri: per esempio, giocare nella Juve. Mi sarei accontentato di poco, invece il calcio mi ha dato tutto: fama, vittorie, denaro».
Li sogni ancora, i rigori nella semifinale di Italia 90 contro l’Argentina?
«Sempre. Se tornassi indietro forse batterei quel rigore che non tirai perché avevo male. È il destino che ha voluto così: vincevamo 1-0, avevamo la partita in pugno, poi un errore di Zenga ci è costato il pareggio. Sui rigori non ero ottimista, perché dal dischetto l’Argentina era più forte di noi».