Possono dimostrare come la pensano con i fatti e non solo fare dichiarazioni infastidite sul problema in conferenza stampa
I calciatori si lamentano che giocano troppo: possono scioperare, perché non lo fanno? (So Foot)
Il calendario calcistico fitto di impegni è un problema per i giocatori sempre più esausti. Giocatori che, però, finora hanno manifestato il loro disappunto solo a parole. Potrebbero fare qualcosa di più concreto? Certo, scioperare.
Scrive So Foot:
“Annunciata da molti mesi, temuta da diverse settimane, è una lotta che sembra unire i protagonisti del mondo del calcio: sono ormai troppe le partite nel calendario calcistico mondiale. Luka Modrić, Erling Haaland, Toni Kroos, Aurélien Tchouaméni, Didier Deschamps, Carlo Ancelotti, Bernardo Silva, Kevin de Bruyne, Dayot Upamecano … No, questa non è la lista dei candidati per il prossimo Pallone d’Oro o per il titolo di miglior allenatore dell’anno. Questa è una sintesi non esaustiva di giocatori e allenatori che nelle ultime settimane si sono espressi per condannare l’aumento del numero delle partite e il ritmo considerato infernale”.
Dal canto suo Ancelotti sta pensando a delle soluzioni per far riposare i giocatori del Real:
“Sta valutando la possibilità di concedere ad alcuni dei suoi giocatori dei permessi, a seconda della sequenza delle partite e caso per caso. È un’iniziativa esclusiva del Real Madrid, ma che potrebbe essere replicata da altre squadre di vertice con grandi organici. Tutti hanno diritto a una vera vacanza, anche chi guadagna decine di milioni di euro. Due o tre settimane di riposo completo a volte non sono sufficienti e spesso sono troppo poche per prepararsi a una nuova stagione impegnativa“.
So Foot continua:
“Quando i calciatori finiscono in ginocchio, lo sciopero sembra essere l’ultima risorsa per ottenere un periodo minimo di riposo e permettere al corpo di rigenerarsi. In Francia, ad esempio, il diritto di sciopero è pienamente garantito dalla legge, soprattutto nel settore privato, dove sono impiegati giocatori professionisti, come sottolinea Fiodor Rilov, avvocato specializzato in diritto del lavoro: «Nel settore privato, il diritto di sciopero è assolutamente garantito dal momento in cui almeno due persone scioperano e interrompono completamente il lavoro. A quel punto, nell’ambito dello sciopero, devono essere formulate richieste professionali». Le richieste sono state tutte trovate: meno gioco e più riposo. Nei principali campionati europei, i giocatori interessati potrebbero avvalersi di questo diritto. David Terrier sta chiaramente considerando questa opzione in caso di impasse legale”.
Calendario affollato, i calciatori possono fare di più
I giocatori hanno la possibilità di farsi sentire.
“I giocatori, tuttavia, avrebbero la possibilità di mettere in pratica le loro idee, da soli, e non solo di fare dichiarazioni infastidite in conferenza stampa. D’altronde, cosa hanno da perdere nel far valere i loro diritti di lavoratori dipendenti, che sono sì soggetti a contratti collettivi adeguati, ma che non bastano più nemmeno a compensare gli eccessi del calendario? E come reagirebbero i tifosi, gli stessi che devono destreggiarsi tra gli abbonamenti per seguire la propria squadra e che erano in rivolta contro la Superlega? Si trattava di un capriccio di giocatori strapagati o di una preoccupazione legittima che andava sostenuta? Non bisogna fraintendersi: se i giocatori sono disposti a viaggiare dall’altra parte del mondo per giocare le amichevoli (anche quando sono programmate tra la fine dei campionati e una competizione importante, come il Milan quest’estate), è perché sono consapevoli della posta in gioco economica, per i loro club e soprattutto per loro stessi. Protestare concretamente contro i calendari significherebbe accettare una riduzione dei salari a lungo termine, con questi nuovi format che arricchiscono indirettamente i principali attori del gioco. In questa partita, il grande vincitore sarà probabilmente Gérard Piqué. E il perdente? Il calcio, come sempre“.
🚨⚠️ De Bruyne: “The PFA and other player associations have tried to find solutions…”.
“The issue is UEFA and FIFA keep adding extra matches”.
“We can raise concerns, but no solutions have been found”.
“It seems money speaks louder than players’ voices!”, says via @Reuters. pic.twitter.com/8PzTIogMlQ
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) September 7, 2024