Stasera a San Siro contro il Venezia neopromosso ogni risultato diverso da un successo sarebbe uno schianto fragoroso. Serve una scossa
Questa sera il Milan torna in campo dopo un avvio di stagione decisamente deludente. Fin qui due pareggi (contro Torino e Lazio) e una sconfitta (contro il Parma). Il Venezia, questa sera a San Siro, è il primo passo per riscattare una stagione iniziata in salita. Lo scrive anche il Corriere del Sport che aggiunge come tutti devono dare la scossa, compresi Fonseca, Ibrahimovic e giocatori.
Contro il Venezia ogni risultato diverso da un successo del Milan sarebbe uno schianto fragoroso
Scrive il CorSera:
“La stagione è iniziata da un mese e il Milan non ha ancora vinto una partita. Stasera a San Siro contro il Venezia neopromosso ogni risultato diverso da un successo sarebbe uno schianto fragoroso. Il Diavolo è spalle al muro. E lo è soprattutto Paulo Fonseca, l’allenatore scelto dal club dopo un lungo casting estivo. Il sostegno da parte di proprietà e dirigenza non è mai mancato. Ibrahimovic tornerà invece domani dal suo viaggio oltreoceano e sarà a San Siro martedì. Pure da lui ci si aspetta molto: serve una scossa. Anche nello spogliatoio, dove non tutto è filato liscio“.
Ibrahimovic tratta il club come se fosse casa sua, i vertici si stanno stancando (Repubblica)
Repubblica, con Enrico Currò, pubblica un articolo su Ibrahimovic e soprattutto sulla dirigenza rossonera che starebbe comincindo a stancarsi di lui, dei suoi comportamenti, anche perché i risultati non stanno arrivando.
Chi di social ferisce di social perisce. E Zlatan Ibrahimovic, disinvolto nell’uso dei social media, è inciampato in una disavventura mediatica per nulla apprezzata dalla dirigenza americana del Milan: il suo recente video con lo youtuber statunitense IShowSpeed, incentrato su un’infelice gag omofoba, avrebbe indispettito molto sia l’entourage di Gerry Cardinale, titolare della società RedBird e azionista di controllo del club rossonero, sia i vertici di Elliott. (…) Così ora, 9 mesi dopo la sua virtuale investitura a dirigente sportivo plenipotenziario, sembra meno salda la posizione dell’ex campione svedese, che non figura nell’organigramma del club.
I risultati non arrivano e a Milanello cominciano a dubitare di Zlatan e storcono la bocca di fronte ai suoi comportamenti.