Il portiere del Liverpool: «Siamo tutti stanchi di giocare tante partite. Se sei stanco, non puoi competere ad alto livello. Urge una soluzione»
«Bella la nuova Champions, ma noi giocatori potevamo farne a meno». Il portiere del Liverpool Alisson non ha detto questo, ma poco mancava. In una stagione ricca di impegni, Alisson in conferenza stampa ha sottolineato che il nuovo format può piacere ai tifosi, ma a nessuno importa di ciò pensano i giocatori sul dover giocare più partite.
Le sue parole riportate dal Guardian:
«Penso che per i tifosi sia fantastico. Più partite, partite più importanti, grandi squadre che giocano l’una contro l’altra. Per noi giocatori, è sempre una buona idea aggiungere qualche partita a un calendario per nulla fitto. Sto facendo un po’ di ironia».
Alisson sottolinea:
«Nessuno chiede ai giocatori cosa pensino sull’aggiunta di più partite, quindi forse la nostra opinione non conta. Ma tutti sanno cosa pensiamo sul dover giocare più partite. Tutti sono stanchi di questo. Ma dobbiamo rimanere concentrati sulla grande sfida che abbiamo domani».
Alisson: «Abbiamo bisogno di essere ascoltati»
Il brasiliano sa bene che con il nuovo format ne beneficia il lato mediatico dello sport:
«Sappiamo che esiste il lato mediatico, la Tv. Abbiamo la Uefa, la Fifa, la Premier League, le competizioni nazionali. Non siamo stupidi, capiamo che la gente vuole più partite. Ma la cosa più ragionevole sarebbe che tutte le persone responsabili dell’organizzazione del calendario si sedessero insieme e ascoltassero tutte le parti, compresi i giocatori. Abbiamo solo bisogno di essere ascoltati e di capire cosa c’è dietro la direzione che il calcio vuole prendere. Non solo aggiungere partite, aggiungere competizioni, aggiungere questo, aggiungere quello…».
Più si gioca, più scende la qualità delle prestazioni offerte dai giocatori:
«Alla fine, tutto ciò che vogliamo è dare il meglio di noi stessi. Se sei stanco, non puoi competere ad alto livello. Quello che voglio è dare il meglio in tutte le partite che gioco. Ma abbiamo bisogno di una soluzione, e non sembra che siamo vicini a una buona soluzione per il bene del calcio e dei giocatori».