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Guardiola: «Domani contro l’Inter non è una finale. In Italia siete maestri nel dirvi sfavoriti»

In conferenza: «La fase a girone a gennaio cosa cambia? Non ci penso. Dobbiamo pensare alle partite di adesso, nel calcio moderno bisogna pensare al presente»

Guardiola: «Domani contro l’Inter non è una finale. In Italia siete maestri nel dirvi sfavoriti»
Manchester City's Spanish manager Pep Guardiola kisses the European Cup trophy as they celebrate winning the UEFA Champions League final football match between Inter Milan and Manchester City at the Ataturk Olympic Stadium in Istanbul, on June 10, 2023. Manchester City won the match 1-0. (Photo by Paul ELLIS / AFP)

Secondo giro di conferenze stampa in vista delle partite di Champions del mercoledì. Il City di Guardiola ospita l’Inter di Inzaghi, un remake della finale 2022/23. Le parole del catalano alla vigilia riportate da Tmw.

Guardiola: «Dobbiamo sistemare la difesa perché è difficile controllare il loro attacco»

Come cambierà la Champions col nuovo format?
«Dobbiamo vincere la prima partita e poi quelle dopo, e poi vedremo cosa succederà. Dobbiamo partire bene in casa e cercare di iniziare bene la stagione».

Ritrovate l’Inter dopo Istanbul…
«Ho rivisto ieri quella partita per la prima volta. Erano già un’ottima squadra e lo sono tuttora, hanno mantenuto lo stesso allenatore e in Italia sono stati eccezionali, sono i più forti in Italia. Simone è un ottimo allenatore».

Il fatto di dover giocare la fase a girone anche a gennaio cosa cambia?
«Non ci penso, non penso a gennaio o febbraio. Dobbiamo pensare alle partite di adesso, a partire da quella di domani. Non sappiamo cosa accadrà in futuro, nel calcio moderno bisogna pensare al presente».

Qual è il ricordo più bello di Guardiola di Istanbul?
«È stata una bella serata, una partita tosta. Il secondo tempo l’abbiamo giocato meglio del primo, il gol è arrivato dal lato dei nostri tifosi ed è stato bellissimo. L’Inter ha vinto diverse Champions League, per noi è stata la prima ed è stata stupenda. Ora loro sono ancora più forti e la gente lo vedrà domani, ma quella di domani non è una finale».

Cosa dovranno fare i suoi giocatori?
«Devono sapere quello che serve fare, dobbiamo sistemare la difesa perché il loro modo di attaccare è difficile da controllare. È la prima partita, dobbiamo essere presenti a livello tattico rispetto ai nostri obiettivi».

De Bruyne ha iniziato la stagione molto bene, come sta?
«La stagione inizia adesso, ma le prime gare sono state molto positive. Avremo tanta concorrenza nelle prossime gare, sono contento di lui: è un giocatore fortissimo e il suo morale è ottimo».

Quando rientrerà Foden giocherà di più?
«Ci sarà sicuramente più concorrenza nella mia squadra a quel punto, sceglierò chi sarà più pronto a giocare. Devo scegliere così, in base alle prestazioni».

Domani Haaland potrebbe battere Ronaldo come giocatore più veloce a raggiungere i 50 gol.
«È un giocatore fantastico, penso che sarebbe bellissimo, ma credo anche che migliorerà sempre di più con l’aumentare del numero di partite giocate. Lo farà in maniera naturale, crescerà in maniera naturale».

Colpito dalla sua capacità di segnare?
«Io ho giocato da professionista e avrò segnato 16 gol in totale, lui 9 in 4 partite adesso. C’è poco da dire. Sta bene, si sente bene qui: tutto dipende da come andranno le prossime partite, non penso possa segnare sempre più di un gol a partita. Ma rispetto alla scorsa stagione sta meglio e può dare il suo massimo».

Teme che gli avversari possano costruirgli una gabbia?
«Nel caso, cercheremo di superare questo problema. È normale che proveranno a fermarlo, ma cercheremo di creare un sistema che ci porti a segnare tanti gol».

Qual è la miglior qualità dell’Inter secondo Guardiola?
«È una squadra storica, con una mentalità incredibile. Sono abituati a vincere, hanno una mentalità di questo tipo e sono anche capaci di soffrire. Sono forti a livello fisicamente, hanno ottime qualità individuali nella costruzione del gioco dal basso. Calhanoglu, Acerbi, soprattutto Barella. È una squadra completa, che può vincere il campionato italiano e ha mantenuto la struttura della finale di Champions. Può competere per vincerla anche se in Italia siete maestri nel dirvi sfavoriti».

Si aspetta un’Inter feroce come a Istanbul?
«Sì, ma me lo aspettavo già a Istanbul. I media pensavano che saremmo stati strafavoriti, ma io sapevo quanto fossero forti: qualcuno ha lanciato la monetina ma abbiamo vinto noi. Domani però sarà una partita diversa, una finale è un’altra cosa rispetto a una fase di gruppo. Cercheremo di fare il nostro gioco e la nostra gara».

Lautaro è al livello da Pallone d’Oro?
«Sì, può darsi. Però mi auguro che possa vincerlo un giocatore della nostra squadra. È un attaccante straordinario, sa segnare, sa fare tante cose: è capitano dell’Inter, gioca nell’Argentina campione del mondo. Devi essere un giocatore speciale per fare certe cose».

L’Inter è una squadra che può tornare a competere per vincere la Champions League?
«».

Rispetto a quella finale è cambiato il centravanti dell’Inter, che tipo di giocatore è Thuram?
«Va un po’ più nello spazio rispetto a Dzeko e Lukaku, è fortissimo e ha formato una coppia molto bella con Lautaro. Gioca anche di sponda, fanno dei movimenti molto chiari e ben fatti, è un grande acquisto».

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