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Jorge Martin: «Sono più costante di Bagnaia, con meno vittorie sono primo in classifica»

Alla Gazzetta: «Mancano sette gare ed è lunga. Possono succedere tante cose. Rispetto a un anno fa mi fido più di me stesso»

Jorge Martin: «Sono più costante di Bagnaia, con meno vittorie sono primo in classifica»
Ducati Spanish rider Jorge Martin celebrates after winning the sprint race of the San Marino MotoGP Grand Prix at the Misano World Circuit Marco-Simoncelli in Misano Adriatico on September 7, 2024. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP)

La lotta per il titolo in MotoGp si accende. Jorge Martin è in testa alla classifica, ma dietro di lui c’è Bagnaia pronto a ricucire il gap di 7 punti. La Gazzetta dello Sport intervista il pilota spagnolo, che ha analizzato la gara che lo attende a Misano.

Bagnaia ha fatto il nuovo record.

«Qui lo vedo un po’ più forte di me sul giro secco, e credo che per la pole si possa scendere sotto l’1’30”. Ma se qualcuno può farlo, siamo lui e io. Mi sono focalizzato molto sul time attack, dove faticavo. E ho avuto le risposte che cercavo. Come ritmo il mio passo, invece, è fantastico».

Cosa cambia nel correre due volte sulla stessa pista in pochi giorni?

«Abbiamo girato tanto qui, fatto i test, siamo tutti più in forma. Ma alla fine il risultato non credo che cambierà molto, a lottare lì davanti saremo gli stessi. In questo momento sembra che Pecco e io siamo un passo avanti a tutti. Anche se dopo i test mi aspettavo anche Marquez. Invece per ora no».

In italiano c’è un proverbio, “dalle stelle alle stalle”, che riassume bene la sua Misano1. Poteva uscirne da grande trionfatore, è stato un disastro.

«Ma questa è la MotoGp, un giorno puoi essere davanti con gran margine, un altro semplicemente non ci sei. Devi imparare dagli errori e crescere».

Bagnaia l’ha difesa, dicendo che non si può mai condannare chi, anche sbagliando, ci prova.

«Ma io non ho provato nulla. Stava piovendo, e continuo a pensare che fosse quasi meno rischioso fermarsi, anche se poi è andata male».

Jorge Martin: «Mancano sette gare, possono succedere tante cose»

La cosa buona: è sempre in testa al Mondiale.

«Sì, ma mancano sette gare ed è lunga. Di cose ne possono succedere tante. L’importante sarà arrivare alla fine avendo ancora opzioni per vincere».

Marquez sta rientrando nella lotta?

«Marc è un grande pilota, ed è molto in forma. Ma vedremo cosa combinerà lontano dall’Europa».

La differenza tra lei e Pecco?

«Secondo me, io sono stato molto più costante. È vero che sono caduto due volte e ho fatto l’errore, ma con meno vittorie sono primo in classifica. Vuole dire essere più costante su ogni pista».

Si sente più forte di un anno fa?

«Sì. Mi fido più di me stesso, sento che ce la posso fare, che posso vincere il Mondiale. E se ho dubbi, mi aiutano a essere più concentrato».

Domani può esserci la 100a vittoria Ducati.

«Penso di avere una grande opportunità di conquistarla io. Come Bagnaia, Marquez o Bastianini. Siamo noi i più forti la domenica, ma so di avere la possibilità. E dove lavorare per provarci».

Una settimana fa è scomparso Luca Salvadori, che era stato dei vostri in Pramac in MotoE.

«È una vera disgrazia. Lo conoscevo poco, abbiamo fatto qualche video assieme, ma non c’era un rapporto. Però ricordo un ragazzo sempre felice e contento, una persona che con la sua passione ha fatto tanto per questo mondo. Mi dispiace tanto».

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