Un punto fondamentale per la consapevolezza della squadra. Di Gregorio compie due parate. I portieri del Napoli nemmeno uno. Conte vara il tridente lippiano
Juve-Napoli è un omaggio a Buffon: meglio due feriti che un morto
È stato uno zero a zero da narcolessia. Com’era ampiamente probabile. La sconfitta avrebbe creato polemiche in entrambi gli schieramenti. A Torino c’è una spaccatura nemmeno strisciante tra i silenti allegriani e fautori del nuovismo. A Napoli qualcuno aveva storto il naso per il gioco espresso. E così è finita 0-0. Difficile dire chi avrebbe vinto ai punti, sarebbe finita pari anche nel pugilato. Conte ha varato una sorta di 4-3-3, non troppo offensivo. Di certo i tre d’attacco se vogliono giocare, devono pressare. Come faceva il tridente della prima Juve di Lippi. Non a caso al 70esimo Conte li ha sostituiti tutti e tre. Ottimo l’esordio di McTominay. Né Meret né Caprile (entrato al suo posto al 35esimo) hanno effettuato una parata. Di Gregorio due. A fine primo tempo Thiago Motta ha sostituito Vlahovic con Weah: scelta tattica.
Conte ha fatto la partita che doveva fare. Molto accorta. Ha guidato la squadra dalla panchina per 95 minuti. Una sconfitta avrebbe aperto una settimana di polemiche. Napoli non accetta mai volentieri le sconfitte con la Juventus. Adesso invece il Napoli può pensare con maggiore serenità al futuro prossimo. È stata la prima vera partita per la formazione di Conte. Lo scoglio è statio superato. E da stasera il Napoli ha più certezze, a partire da McTominay. Molto buona la difesa, con Vlahovic e senza Vlahovic. Ottima la prestazione di Anguissa.
Quella che segue è la cronaca della partita vissuta con un po’ d’ansia ma nemmeno tanta.
La partita è un omaggio a Buffon: meglio due feriti che un morto. Di Gregorio compie due parate. Una (respinta) su tiro di McTominay da fuori e a l’altra su un cross di Politano che è deviato e sembra avviarsi verso l’angolino ma Di Gregorio è bravo e devia in angolo.
A Dazn informano che a fine primo tempo gli expected goals (diciamo le possibilità di segnare) sono i più bassi di tutta la Serie A: 0,09 per la Juve e 0,19 per il Napoli.
Conte inserisce McTominay per Mazzocchi. Chiamarlo 4-3-3 è un azzardo. Certamente si gioca con la difesa a quattro. Thiago Motta non rischia Gatti e si affida a Kalulu con Savona destra.
Le squadre sono bloccate. La partita si vivacizza (parola forte) solo quando qualche giocatore perde palla. Ci si esalta per un ripiegamento difensivo di Lukaku che pur di liberarsi dall’asfissiante presenza di Bremer va a recuperare su Locatelli al limite dell’area.
La Juve ci sembra puntare sempre alla stessa giocata: cross dalla tre quarti sinistra a tagliare al centro dell’area. .
L’unico tiro in porta del primo tempo arriva al 27esimo. Ovviamente tutto nasce da un passaggio sbagliato: è Vlahovic che serve McTominay. Lo scozzese (che in campo si fa sentire, si vede che ha giocato sempre e solo nel Manchester United) va al tiro respinto con difficoltà da Di Gregorio.
C’è solo un momento in cui la partita si apre. Transizione juventina, per fortuna Vlahovic si trova il pallone dietro. Al 33esimo ammonito McKennie per fallo da dietro su Buongjorno. Al 35esimo ci accorgiamo della presenza di Meret solo perché esce per infortunio muscolare: al suo posto Caprile.
Juve-Napoli ci dà il tempo di scoprire che possiamo tornare a mangiare pasta De Cecco
La partita è talmente avvincente che riusciamo a scorgere la pubblicità della pasta La Molisana, di conseguenza ci sorge il dubbio che De Cecco non sia più sponsor della Juve, quindi potremmo tornare a mangiarla. Ci informano che non lo è più da due anni.
Al 46esimo, Weah al posto di Vlahovic. È un cambio tattico, non c’è alcun infortunio. Weah fa il centravanti. Politano sfiora il gol: va via sulla destra, finta a Cambiaso, arriva al limite dell’area e poi tira di poco alto. La partita si infiamma per un retropassaggio di Olivera con Caprile che la prende con le mani ma Doveri non fischia la punizione. Lo stadio insorge. ThiagoMotta protesta e viene ammonito. È uno dei momenti più emozionanti.
Al 70esimo la prima e unica occasione per la Juventus: discesa di Cambiaso (nettamente il migliore della Juventus) che serve Koopmeiners in area che tira forte ma alto.
Allora Conte tira fuori il tridente dentro Simeone, David Neres e Folorunsho. Non succede più nulla. In realtà non è mai successo nulla.