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Inzaghi cambia tutto verso Udine: avere una squadra consolidata non doveva essere un vantaggio? (Gazzetta)

Inzaghi sacrificherà i big in campionato, punterà (anche) su Zielinski. La vicenda però sembra molto più semplice: Simone rincorre il sogno Champions

Inzaghi cambia tutto verso Udine: avere una squadra consolidata non doveva essere un vantaggio? (Gazzetta)
Db Milano 17/03/2024 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Francesco Acerbi.Simone Inzaghi

Inzaghi cambia tutto verso Udine: avere una squadra consolidata non doveva essere un vantaggio? (Gazzetta)

L’Inter ha perso fragorosamente e meritatamente il derby contro i cugini del Milan. Dopo ben sei derby di fila persi con altrettanto merito. Inzaghi si è disperato ma non troppo in conferenza e ai microfoni di Dazn, dicendosi sicuramente pentito per come la squadra avesse giocato. Ora, secondo Gazzetta il fratello di Pippo è pronto a ordire una vera e propria rivoluzione nella rosa, per dare aria nuova. E allora dentro Zielinski, Frattesi, Taremi. Eppure la forza dell’Inter erano proprio quei meccanismi rodati dell’anno scorso e dell’anno precedente: che la squadra si senta troppo forte in campionato e voglia puntare esclusivamente (o magari maggiormente) alla Champions, avendo visto che può competere alla pari in una gara col City? È possibile, ma se diventasse un’ossessione si rischierebbe la “fine” della Juventus. Due finali, scontentezza nell’eccellenza e cambi di panchina forzati.

Di seguito quanto si legge su Gazzetta:

«No, Simone Inzaghi non la pensa come Checco Zalone. Il posto fisso è una sciagura, non un’occasione. È un rischio, questo sì e non il turnover. E sì che l’anno scorso nell’Inter di fatto il posto fisso era garantito a molti. A quasi tutti, verrebbe da dire, rileggendo i tabellini delle 38 partite di campionato. Ma adesso è un’altra storia. Perché l’Inter non privilegia più una competizione rispetto a un’altra. E perché il derby perso con il Milan qualcosa ha mosso, qualche scoria l’ha lasciata. E allora il messaggio lanciato alla squadra è stato il seguente, ribadito nel corso di questa settimana: le gerarchie non esistono, tutti devono sentirsi in discussione.»

Il vantaggio che diventa boomerang per Inzaghi e l’Inter

Continua il quotidiano nell’analisi:

«Sarà corretto da qui in avanti mescolare l’esigenza di recuperare psicologicamente alcuni calciatori – Lautaro su tutti, ad esempio – con quella di dare spazio a chi è realmente più in condizione, fisica e mentale. E allora non sarà impossibile vedere in panchina in campionato anche Thuram, oppure Mkhitaryan, oppure Pavard, tre colonne della seconda stella.

L’Inter aveva un vantaggio, all’inizio di questa stagione, che ha già dilapidato, ovvero quello di partire con un’ossatura di squadra definita. Paradossalmente si è quasi rivelato un boomerang. E adesso, da qui al prossimo mese, da qui allo scontro diretto con la Juventus di fine ottobre, cambiare marcia – per dirla come Inzaghi – è obbligatorio per non perdere terreno dalle rivali.»

L’«amore tossico» verso la Champions

Anche il The Guardian aveva parlato in qualche maniera dell’ossessione di Inzaghi per la Champions:

«Inzaghi, ossessionato dalla finale del 2023, è certamente un grande spettacolo. È stato sicuramente più interessante della partita, guardarlo è stato più gratificante, la sua vendetta ha fornito almeno un arco narrativo, una certa tensione drammatica. Altrimenti questo pareggio 0-0 è stato interessante solo per le domande tattiche che ha sollevato.»

 

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