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Musiala: «Il calcio inglese mi ha aiutato, lì ti danno libertà di commettere errori»

Al Guardian: «Mi ha aiutato a 15 anni a sviluppare il dribbling. Il calcio è divertimento quando sei così giovane. Mi sento un po’ inglese e un po’ tedesco».

Musiala: «Il calcio inglese mi ha aiutato, lì ti danno libertà di commettere errori»
Monaco di Baviera (Germania) 14/06/2024 - Euro 2024 / Germania-Scozia / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Jamal Musiala ONLY ITALY

Nonostante sia nato in Germania, Jamal Musiala è cresciuto dall’età di 7 anni in Inghilterra. E ciò ha influito anche nello scegliere una nazionale da rappresentare dopo l’exploit al Bayern Monaco.

Dal 2021, infatti, gioca con i tedeschi, ma prima il classe 2003 aveva indossato la maglia della nazionale inglese quando era ancora un calciatore delle giovanili, più precisamente del Chelsea.

Musiala: «Quanto mi sento inglese o tedesco? Diciamo 50 e 50»

Nella stagione 2010-2011 fu preso dal Southampton e al Guardian ha raccontato di come ci è arrivato:

«Andai con mio padre a vedere il campo d’allenamento, non avevo all’epoca un posto in cui giocare. Non darei questa idea a qualcun altro, ma è successo che abbiamo incontrato lì allo stadio un responsabile di un piccolo club locale. A volte c’è bisogno di un po’ di fortuna. Mi dissero che sarei dovuto andare. Sono stato nella squadra locale per un po’ e poi il Southampton mi ha visto e ho fatto il provino con loro».

Sul suo trasferimento in Inghilterra:

«Mi ha sicuramente aiutato. Ho imparato l’inglese abbastanza velocemente. Ma mi ci sono voluti un paio di mesi per sistemarmi davvero e sentirmi a casa. Per sei mesi in Inghilterra non capivo tutto, non riuscivo a parlare bene, ma grazie al calcio mi sono fatto degli amici. Mi ha reso la vita più facile. E l’Inghilterra è ancora casa per me. Ho giocato nelle giovanili della nazionale e molti miei amici erano inglesi, ma ho iniziato a pensare alla possibilità di giocare con la Germania da quando sono tornato. Quanto mi sento inglese? Quanto tedesco? Si potrebbe dire 50 e 50».

«Dal punto di vista calcistico ciò che mi ha aiutato molto [in Inghilterra] è stato giocare con libertà. Quando ero in nazionale quello era l’obiettivo più grande per i giovani giocatori, giocare con libertà e mostrare le loro abilità. Ciò mi ha aiutato a sviluppare il dribbling e a mettermi a mio agio in situazioni difficili, per continuare a giocare anche se commetto errori. Quando hai 15 anni, è solo dribblare e dribblare. Una volta che poi ti viene bene, puoi imparare altro. Devi divertirti a giocare a calcio».

Musiala non è però riuscito a entrare nella lista dei candidati al Pallone d’Oro, nonostante un buon Europeo giocato:

«Mentirei se dicessi che nessun premio individuale mi interessa. Penso che tutti coloro che crescono vogliono vincere un premio individuale di qualche tipo. Ma abbiamo avuto una stagione difficile la scorsa stagione e quest’anno dobbiamo fare meglio. L’obiettivo principale è vincere trofei e tutto il resto arriverà quando sarà il momento giusto. Il fatto che il Bayern abbia chiuso la scorsa stagione senza un trofeo è visto come scandaloso».

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