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De Laurentiis per liberare Napoli dai veleni ha scelto Conte un leader rumoroso (Gazzetta)

Lo ha sistemato al centro del progetto con la sua bacheca imponente e con una personalità avvolgente, e gli ha regalato un mercato travolgente

De Laurentiis per liberare Napoli dai veleni ha scelto Conte un leader rumoroso (Gazzetta)
Ni Napoli 26/06/2024 - presentazione nuovo allenatore Napoli / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

De Laurentiis per liberare Napoli dai veleni ha scelto Conte un leader rumoroso (Gazzetta).

Lo scrive Antonio Giordano nella sua analisi sul Napoli dopo due mesi di lavoro di Conte e alla vigilia di Napoli-Monza (stasera ore 20.45).

Per liberare l’aria dai veleni respirati in dodici mesi, ahilui, irripetibili, Aurelio De Laurentiis ha scelto un leader «rumoroso» e l’ha sistemato al centro del progetto con la sua bacheca imponente e però pure con una personalità avvolgente, un’autorità del ruolo che, con Giovanni Manna, il diesse, s’è preso le responsabilità di indirizzare un mercato travolgente: Lukaku (trenta milioni), McTominay (altri trenta) e Buongiorno (trentacinque) illuminano quel 4-3-3 che sa diventare altro (per gli amanti: 4-1-4-1; 42-3-1, pure 4-2-4 e 4-4-2) ma il tesoretto che sta in panchina, da Neres a Gilmour, da Spinazzola a Rafa Marin, rappresenta i bagliori per abbellirsi nelle rotazioni di questo calcio moderno. 

De Laurentiis ce l’ha con Dazn? «La Serie A ha 25 milioni di tifosi, ma accessi inconcepibili per le partite»

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis intervenuto al convegno “Dall’analogico al digitale. Le nuove sfide della comunicazione” organizzato da radio Crc.

Ha parlato in merito alle piattaforme di trasmissione delle partite:

«Noi abbiamo molti problemi che non vengono regolamentati dalla politica. Io 6 anni fa, pre-covid, dissi ai miei colleghi di imparare non solo ad autoprodurci ciò che ci riguarda, come faccio col Napoli, ma anche auto-distribuirlo e promuoverlo. Se lo commercializzassimo noi sapremmo come promuoverlo. Poi senti l’Uefa che sta per varare bandi per 2027-30, 2030-2033 quando noi abbiamo dato alle nostre piattaforme abbiamo dato i diritti fino al 2029. Quando l’Uefa avrà fatto bingo per due trienni, non avremo possibilità di sovvenzionare il calcio italiano e solo chi partecipa all’Europa sopravviverà, le altre moriranno in un solo colpo quindi bisognerebbe uscire dagli accordi con piattaforme che io vedo promuovere solo le gare internazionali oppure chi ha solo il campionato non fa una promozione. Abbiamo 25 milioni di tifosi per la Serie A e risultati inconcepibili di presenze su queste piattaforme e qualcosa non funziona. I miei colleghi però non si interrogano.

Io dal 2008, per l’intertoto col Panionios, mi feci dare il canale Sky dopo che gli altri si rifiutarono di trasmettere quelle gare. Io volevo fare la pay per view e ci fu un successo fantastico, virtualizzando lo stadio. Allo stadio si paga una media di 40-50-60 euro, a casa per 10 euro puoi guardare con familiari e amici… con la pre-season che non interessa loro non ti pagano e l’abbiamo fatto con Sky, Mediaset, ora con One Football che è una piattaforma con cui riflettere anche sul campionato nazionale. I nostri della Lega non hanno venduto il campionato all’estero, sono stati distruttivi. Mi hanno seguito Juve, Milan, Inter, Roma e abbiamo deciso di andare da loro a nome della Lega per capire cosa offre il mercato. Se la Juve ha 15 milioni di tifosi, l’Inter 12, il Milan altrettanti, il Napoli 7 e la Roma 4, i tifosi saranno sparsi anche nel mondo».

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