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Inzaghi: «Inchiesta? La società ci ha detto di non parlarne»

In conferenza verso Inter-Stella Rossa, Inzaghi: «Serve continuità, sarà un match ricco di insidie»

Inzaghi: «Inchiesta? La società ci ha detto di non parlarne»
Napoli 21/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

LInter è pronta a ospitare lo Stella Rossa a San Siro, una sfida di Champions League e il tecnico Simone Inzaghi si è trovato a parlare in conferenza stampa proprio nel giorno in cui è scoppiato il caso relativo agli ultras di Inter e Milan. Dal Corsera sono uscite anche delle intercettazioni del 2023 di telefonate tra Inzaghi e il capo ultras dell’Inter Ferdico su moduli, calciomercato e biglietti per la finale di Champions.

Su questo Inzaghi ha risposto evasivamente ad una domanda diretta

Questione indagine

«La società ci ha detto di non parlarne, c’è un’indagine in corso»

La conferenza di Inzaghi

Il primo a dire che sarebbe stata un’annata difficile, la gestione è diversa?

«Chiaramente lo avevo detto, vincere è difficile e farlo di nuovo ancora di più. I ragazzi lavorano con impegno, ci manca la continuità che abbiamo avuto l’anno scorso e bisogna allenarsi. L’inizio è stato difficile per tutti, la classifica ha avuto sei capoliste diverse, tutti siamo in un momento in cui ci miglioriamo. A Udine è stata una grandissima gara, tutta l’Inter deve partecipare alla fase difensiva e offensiva. Stiamo lavorando e sono fiducioso»

Che tipo di partita sarà e quanto pesa per la nuova formula?

«L’anno scorso dopo le prime due facevi un bilancio, ora è tutti contro tutti. Una formula avvincente con difficoltà in più. Sappiamo cosa ci prospetta il calendario, non sarà facile e dobbiamo affrontare tutto partito dopo partita»

Reparti troppo larghi?

«La concentrazione è un elemento importante, sono d’accordo con Frattesi perché i nostri principi sono sempre quelli. Ci sono momenti in cui bisogna essere compatti, stare più attenti perché ci sono momenti in cui tirano e fanno gol. Se le due occasioni concesse domenica non fossero entrate si starebbe parlando di altro: in questo momento bisogna prestare più attenzione perché quando tirano, trovando avversari di valore, serve più attenzione»

Turnover?

«Devo ancora decidere per gli attaccanti, avranno occasione di giocare tutti e quattro e non so chi inizierà. Ci sarà da valutare, per me il turnover è avere bisogno di tutti perché questa è una stagione più difficile. Le staffette non entrano nel mio ragionamento, io ogni volta faccio scelte, a volte facili e altre meno»

Nuova Champions

«In passato i gironi li abbiamo passati facilmente, oggi è un tutti contro tutti e bisogna prestare attenzione. Domani attenzione allo Stella Rossa, hanno iniziato il 20 luglio e hanno 9 partite di campionato. Sono allenati, hanno ottimi elementi e dobbiamo stare attenti alle insidie»

Frattesi o Barella?

«Sto valutando, vediamo perché Davide sta bene ed è in salute»

È irripetibile la scorsa stagione o bisogna spostare l’asticella più in alto?

«Siamo terzi in classifica, ci sono sei capoliste diverse e stiamo cercando la continuità che può fare la differenza. Bisseck a me domenica è piaciuto tanto»

Domani Zielinski e Mkhitaryan con Calhanoglu?

«Zielinski giocherà senz’altro, sto decidendo gli altri due posti»

Analizzati i due gol subiti a Udine?

«Sì, e c’è un concorso di colpe in entrambi i gol. Sul primo Thuram sale e la squadra deve salire, deve pulire l’area: non ci deve essere il giocatore che mette il cross, bisogna posizionarsi meglio. Sul secondo gol, cosa difficilissima ma leggo che ha colpa un determinato giocatore: c’è una concomitanza di errori. Ho letto di Bisseck, Darmian, Acerbi, De Vrij: è colpa di tutti e cinque se abbiamo preso gol, non potete dire che è colpa di un singolo. È stata colpa di tutta l’Inter, a partire dagli attaccanti. Tutti devono fare meglio, in tutte le cose che hanno fatto: è stato motivo di an

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