ilNapolista

Kompany è riuscito a tenere a bada uno spogliatoio complicato come quello del Bayern (Telegraph)

I suoi predecessori si erano tutti scontrati con lo spogliatoio. Il belga ha convinto con il suo gioco e il suo approccio. Siamo ancora agli inizi, ma promette bene

Kompany è riuscito a tenere a bada uno spogliatoio complicato come quello del Bayern (Telegraph)
2023 archivio Image Sport / Calcio / Burnley / Vincent Kompany / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

In pochi avrebbero scommesso su Vincent Kompany allenatore del Bayern Monaco e invece l’ex difensore del City ha iniziato il campionato tedesco con quattro vittorie e un pareggio in cinque partite. Il Bayern, sotto la sua direzione, ha segnato 29 gol in tutte le competizioni e ne ha subiti appena cinque. Un bottino che ha attirato l’attenzione anche del Telegraph. Prima del Bayern, Kompany aveva allenato il Burnley la scorsa stagione non riuscendo però a centrare l’obiettivo salvezza.

In Inghilterra, e non solo, ora lo guardano con molta attenzione. “Per ora al Bayern ci sono solo facce felici – scrive il Telegraph. Ai giocatori piace Kompany, la sua positività e il suo calcio instancabilmente proattivo e, almeno finora, i risultati e le prestazioni lo hanno rispecchiato“. L’unico pareggio contro il Leverkusen per 1-1, nonostante il dominio dei bavaresi in campo.

Prima di Kompany, il Bayern aveva sondato altri sei allenatori

E pensare che prima di Kompany, il Bayern aveva chiesto la disponibilità a una miriade di altri allenatori. “Kompany era il settimo in lizza per sostituire Thomas Tuchel. Xabi Alonso, Ralf Rangnick, Julian Nagelsmann e Oliver Glasner sono stati tutti contattati prima del belga“.

Ciò che stupisce maggiormente è la capacità di Kompany di tenere a bada uno spogliatoio complicato. “I suoi predecessori erano stati, a vari livelli, tutti in guerra con lo spogliatoio. Niko Kovac, Nagelsmann e Tuchel avevano problemi a entrare in sintonia con i giocatori“. Kompany, come ha dimostrato al Burnely, “è pronto a essere duro quando serve, si comporta come un giocatore con i compagni di squadra, senza paura di dire la sua, ma come ex capitano capisce anche l’importanza della coesione del gruppo“.

Ha avuto le idee chiare fin dall’inizio. Ha messo alla porta de Ligt perché, per lui, “non ha il ritmo e la mobilità per giocare con una linea alta e ad alta intensità”. Ha rimesso Kimmich a centrocampo insieme alla giovane stella emergente Pavlovic. Ha chiesto e ottenuto Palhinha, preso dal Fulham questa estate, e escluso Goretzka che sicuramente cercherà un nuovo club.

L’idea di Kompany è di monopolizzare la palla e giocare con un ritmo elevato, con un contropressing aggressivo e transizioni rapide. Una strategia accolta favorevolmente giocatori. Ovviamente “non è sfuggito a nessuno che Kompany ha trascorso tre anni alle dipendenze di Guardiola al City“. “Per Kompany siamo ancora agli inizi e lo attendono grandi sfide, ma gli inizi sono stati incoraggianti“.

ilnapolista © riproduzione riservata