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Conte e gli ultras: «Se io avessi avuto contatto diretto con queste persone, sarebbe stato grave»

In teoria non risponde su Inzaghi: «non sarei corretto, non conosco la situazione». Però parla dei tifosi del Milan che lo avrebbero voluto allenatore

Conte e gli ultras: «Se io avessi avuto contatto diretto con queste persone, sarebbe stato grave»
Inter Milan's Italian coach Antonio Conte (C) congratulates Lazio's Italian coach Simone Inzaghi (R) at the end of the Italian Serie A football match Lazio vs Inter on October 4, 2020 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Conte e gli ultras: « Se avessi avuto contatto diretto con queste persone, sarebbe stato grave».

In teoria, Antonio Conte non risponde su Inzaghi. In teoria. In pratica, parlando di sé a proposito degli ultras del Milan che lo avrebbero voluto allenatore rossonero, dice: «Se avessi avuto contatto diretto con queste persone sarebbe stato grave. Io non le conosco»

Sul suo nome uscito nella questione Ultras di Milan e Inter?

«Non posso farci niente che il mio nome fosse gradito (agli ultras del Milan, ndr). Se avessi avuto contatto diretto con queste persone sarebbe stato grave. Io non le conosco. Il gradimento del tifoso può solo far piacere, vuol dire che il mio lavoro è apprezzato a 360 gradi anche se ho vestito altri colori di maglie rivali come Inter e Juve. L’apprezzamento del sano tifoso a me fa piacere. Noi lavoriamo tanto e il fatto che la gente possa apprezzare il lavoro al di là dei colori che uno ha indossato non può che farmi piacere. Per il resto, ho letto degli arresti, non so benissimo la situazione e non conoscendola diventa difficile esprimersi perché non sarei corretto. Quello che posso dire è che il calcio è felicità, gioia e condivisione e questo noi non dobbiamo mai dimenticarlo. Noi dobbiamo pensare al calcio, a fare del nostro meglio, però il calcio deve essere gioia e felicità per i tifosi».

Conte: «Kvaratskhelia nervoso? Significa che è coinvolto emotivamente, li voglio tutti così»

Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza per la presentazione della sfida contro il Como rispondendo ad una domanda relativa a Kvaratskhelia ed al suo atteggiamento uscendo dal campo domenica sera

Kvara arrabbiato per il cambio o per i falli?

«Non ho visto, non so se era arrabbiato con se stesso o no, ha fatto quello che doveva, gol, una buona partita, ma aveva il giallo, era un po’ nervoso, ha protestato anche vivacemente ed è insolito per lui, ma a me questo nervosismo mi fa piacere, significa che è presente, sente la sfida, ma deve stare tranquillo con l’arbitro perché vogliamo finire in 11, ma lo vedo molto coinvolto anche emotivamente e voglio vedere i miei calciatori coinvolti così, anche arrabbiati con l’arbitro, significa che ci tengono».

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