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Juventus da urlo a Lipsia. Thiago Motta chapeau: vittoria show per 3-2 in dieci uomini

Non si può non applaudire una prestazione bellissima e coraggiosa. In genere sono le partite della svolta. Doppietta di Vlahovic

Juventus da urlo a Lipsia. Thiago Motta chapeau: vittoria show per 3-2 in dieci uomini
Juventus' Italian coach Thiago Motta looks on at the start of the UEFA Champions League football match between RB Leipzig and Juventus FC at the Red Bull Arena in Leipzig on October 2, 2024. (Photo by Ronny HARTMANN / AFP)

Juventus da urlo a Lipsia, Thiago Motta e i suoi danno spettacolo e vincono 3-2

La grande serata della Juventus e di Thiago Motta. I bianconeri hanno giocato una partita sontuosa a Lipsia. Di gran lunga la miglior prestazione della stagione. Un match notevole sia dal punto di vista tattico sia dal punto di vista dell’approccio. Della capacità di reagire agli episodi negativi. Una partita che molto probabilmente segnerà il momento di svolta della stagione. E della gestione di Thiago Motta. C’è un prima Lipsia e un dopo Lipsia. Impossibile non applaudire una prestazione del genere. Da urlo. Hanno vinto 3-2 in dieci uomini ed erano in dieci quando sono andati sotto 2-1. Non si sono minimamente persi d’animo e hanno ripreso a giocare come hanno sempre fatto dal primo minuto.

I bianconeri hanno messo sotto il Lipsia di Rose, lo hanno fatto in casa loro. In modo travolgente. Sono scesi in campo col piglio della grande squadra che non teme il palcoscenico europeo. La Juventus non ha mai cambiato atteggiamento pur avendo subito nel corso del match una serie di episodi negativi. A cominciare dai due infortuni in avvio: Bremer è uscito per un problema al ginocchio e Nico Gonzalez si è accasciato per un problema muscolare. Sono entrati Gatti e Conceiçao. In mediana Thiago aveva confermato Fagioli e McKennie.

Il Lipsia è una squadra che gioca calcio propositivo. Eppure ha agito quasi solo di rimessa. Il Lipsia ha calciatori forti. E sul primo contropiede vero, ha segnato. In tre tocchi sono andati in porta.  Pallone per Openda che ha lanciato con Sesko: due tocchi, il secondo un sinistro potentissimo, e rete.

La Juventus non ha mai cambiato atteggiamento

Nel secondo tempo la Juventus non ha cambiato atteggiamento, anzi. Prima ha colpito il palo con Koopmeiners e poi ha pareggiato con Vlahovic che ha chiuso da centravanti vero un cross di Cambiaso. È assurdo constatare come Vlahovic sia ancora messo in discussione. A questo punto, la Juve subisce altri due contraccolpi. L’espulsione di Di Gregorio per un tocco di mano fuori area in uscita e poi un rigore contro per un altro tocco di mano stavolta del povero Douglas Luiz (che continua a essere un pesce fuor d’acqua) appena entrato in campo al posto del fantasma di Yildiz. Rigore e rete.

Juve con un gol e un uomo in meno. La partita sembrava segnata. Neanche per idea. Vlahovic dal cilindro ha estratto un’altra meraviglia. Di sinistro, a giro. La Juventus col passare dei minuti sembrava aver perso le energie. Anche comprensibilmente, peraltro. E invece ci ha pensato Conceiçao a segnare il 3-2 con uno spunto personale e pallone depositato nell’angolino basso. Per la cronaca, il Lipsia ha colpito due pali.

Vittoria per 3-2 a Lipsia in dieci uomini e con due infortunati dopo dodici minuti. L’unica cosa che si può scrivere è: chapeau.

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