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Pogba può tornare in campo a marzo, ma la Juventus vuole la risoluzione del contratto (Tuttosport)

Ha un contratto fino al 2026 che si sarebbe azzerato con la vecchia squalifica, con la riduzione si riattiverebbe, ma c’è la possibilità di risoluzione con buonuscita.

Pogba può tornare in campo a marzo, ma la Juventus vuole la risoluzione del contratto (Tuttosport)
Db Torino 14/05/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paul Pogba

La squalifica per doping a Paul Pogba di 4 anni è stata ridotta a 18 mesi; di conseguenza, il centrocampista francese campione del mondo nel 2018, già da marzo 2025 può tornare in campo. Ma è difficile che possa accadere con la Juventus.

Pogba può tornare in campo a marzo, ma la Juventus non lo vuole più

Tuttosport scrive:

Nel suo comunicato dichiara di non essersi mai arreso a quella che riteneva un’ingiustizia, ma nessun riferimento alla Juventus. Quando il Tas (Tribunale amministrativo dello sport) ufficializzerà la riduzione, arriverà il momento per il giocatore e i bianconeri di fare chiarezza; il suo contratto vale fino a giugno 2026. Si sarebbe azzerato con la vecchia squalifica, ma ora si riattiva. E con lui, anche il mega ingaggio di 12 milioni e mezzo lordi. C’è la possibilità per la Juventus di puntare alla risoluzione del contratto con una buonuscita. 

Un fuoriclasse del calcio commerciale che non sa badare a se stesso

“Paul Pogba è diventato la figura più commerciabile del calcio moderno senza mai avvicinarsi a essere il suo più grande giocatore, il che dice moltissimo sullo stato del gioco del 21esimo secolo”. E così il Telegraph affonda sul centrocampista della Juve appena squalificato per 4 anni per doping. Sam Wallace ci va giù durissimo: “Manco sa badare a se stesso”. Ma poi allarga il discorso alla situazione del calcio in generale.

Pogba, scrive, “è diventato un prodigioso commerciante di marchi, un produttore di contenuti, un re dei social media. Per quanto riguarda il calcio, nelle ultime due stagioni ha giocato a malapena e c’è la possibilità che non lo faccia mai più”.

“La caduta è tanto più sorprendente dato che l’uomo che aveva il mondo nel palmo della sua mano è lo stesso uomo che non conosceva la vera natura degli integratori che ingeriva”.

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