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Konaté: «Le pressioni dei club sui giocatori per rifiutare le Nazionali? È un tema che va discusso»

Il difensore del Liverpool dal ritiro della Francia: «Un giocatore deve gestirsi con questo calendario. Mbappé ha troppe pressioni, non so come faccia»

Konaté: «Le pressioni dei club sui giocatori per rifiutare le Nazionali? È un tema che va discusso»
Cm Bergamo 18/04/2024 - Europa League / Atalanta-Liverpool / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Gianluca Scamacca-Ibrahima Konate’

Konaté: «Le pressioni dei club sui giocatori per rifiutare le Nazionali? È un tema che va discusso»

Ibrahima Konaté difensore francese del Liverpool ha tenuto una conferenza stampa in Nazionale. Ha parlato di Mbappé ma anche del calendario e delle pressioni dei club sui giocatori per non fare accettare le loro convocazioni.

Mbappé cristallizza l’attenzione come diceva Deschamps, come si convive con il fatto che sia così tanto criticato?

«Penso che non sia facile convivere con la pressione che deve subire. È ancora giovane. Se avessi avuto tutta questa pressione intorno a me, non sarei riuscito a tenere il passo. Avrebbe potuto avere un blocco psicologico, mi farebbe piacere parlarne con lui. Non sapevo che fosse stato fischiato a Lille, non capisco perché».

Hai mai sentito parlare di pressioni da parte dei club affinché i giocatori non accettino le convocazioni in Nazionale?

«È un argomento che deve essere discusso e non trascurato. A Liverpool non è mai successo. Non subiamo alcuna pressione, ma sentiamo cose del genere altrove. I club vanno anche compresi. Ci sono così tante partite… I club pagano i giocatori. I giocatori si stanno anche ponendo la domanda: “Come facciamo a durare tutta la stagione?” I giocatori pensando a come gestirsi. Come possiamo risolvere questo problema? Con il calendario. In Premier League, abbiamo il Boxing Day, quindi niente vacanze. Ci sono troppe partite».

Quando Konaté si espresse contro Le Pen (a giugno 2024)

All’inizio degli europei Mbappé aveva parlato della situazione votazioni in Francia, mostrando appoggio a Thuram, che ha invitato i cittadini francesi a votare per lottare contro l’estrema destra di Marine Le Pen. Si era detto che ci sarebbe stato anche un comunicato congiunto dei calciatori francesi, ma invece sembra che nello spogliatoio le posizioni non siano tutte condivise. Nei giorni scorsi, il presidente della federcalcio, Philippe Diallo, aveva proclamato la neutralità politica della federazione.

Oggi nella conferenza di presentazione della sfida per gli ottavi il difensore centrale del Liverpool e della nazionale francese Konaté ha risposto alle domande sulla situazione politica francese.

«La situazione mi preoccupa, non possiamo permettere che certe persone vadano al potere, perché costoro vogliono dividere la gente. La diversità è sempre stata la forza della Francia. Io vengo dall’immigrazione e non mi piace come i media e i social network affrontano la questione, perché cavalcano la paura.

Dobbiamo combattere gli stereotipi e i pregiudizi. Se penso ai lavori dei miei genitori, mio padre era spazzino e mia madre donna delle pulizie, mi rattristo, perché penso che non diamo il giusto risalto a persone come loro, che hanno offerto un contributo importante alla buona salute della Francia. E mi dispiace che a parlare di Islam e di immigrazione non siano mai i diretti interessati. Molti francesi ricevono le informazioni soltanto dalla televisione e non posso rimproverarli per questo, perché capisco quanto sia difficile, per loro, distinguere il falso dal vero, la realtà dalla finzione. E altri hanno subito esperienze che li hanno marchiati per la vita. La Francia è un Paese magnifico e sappiate che dietro il colore della pelle c’è sempre un cuore. Invito tutti ad andare a votare, domani. Non dico per chi votare, ma, se ci divideremo, le generazioni future subiranno dei danni».

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