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Vanessa Ferrari si ritira dalla ginnastica artistica: «Volevo che Parigi fosse il finale della mia carriera»

«Mi spiace non sia stato così, ma sono orgogliosa di quello che sono riuscita a fare in tempi in cui in Italia era tutto molto difficile per la ginnastica».

Vanessa Ferrari si ritira dalla ginnastica artistica: «Volevo che Parigi fosse il finale della mia carriera»
Tokyo (Giappone) 25/07/2021 - Ginnastica Artistica / Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: Vanessa Ferrari

Vanessa Ferrari si ritira ufficialmente dalla ginnastica artistica, come aveva preannunciato prima delle Olimpiadi di Parigi 2024.

Nonostante i tanti infortuni avuti conditi da ben nove interventi chirurgici, la sua è stata una carriera piena di successi. Prima atleta azzurra campionessa mondiale di ginnastica artistica, nel 2006, e quattro titoli europei, sei coppe del mondo e ben 22 titoli italiani.

La 33enne ha inoltre vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2021 nel corpo libero.

Vanessa Ferrari si ritira: «Orgogliosissima della mia carriera, dispiace non aver partecipato a Parigi 2024»

Al quotidiano Bresciaoggi la Ferrari ha annunciato così il suo addio:

«È arrivato il momento di dire basta e, credetemi, sono serena. Fisicamente gli infortuni si stanno facendo sentire. Sto annunciando il ritiro ora. L’avevo già deciso prima di Parigi: questa Olimpiade sarebbe stata l’ultimo atto della mia vicenda agonistica. Desideravo fosse il finale della mia carriera. Mi spiace non sia stato così. Sono orgogliosissima della mia carriera, di quello che sono riuscita a fare in tempi in cui in Italia era tutto molto difficile per la ginnastica e non si pensava affatto di arrivare fino a quel punto. Si capirà col tempo cosa accadrà, cosa potrò fare, servirà tempo per capirlo ma di certo ci sarà sempre la ginnastica nella mia vita».

La ginnasta aveva parlato anche del caso della ritmica

«Quando sono comparse le prime notizie sulle denunce, da parte dei ginnasti di Ritmica e Aerobica, non sono rimasta affatto sorpresa… Anzi, anni fa scrissi un libro nel quale parlai anche di alcuni di questi aspetti. All’alba dei 32 anni, di cui 25 passati nel mondo della ginnastica, voglio dire che ho vissuto tante esperienze positive ma anche tante negative.Durante la mia carriera fortunatamente però ho vissuto anche qualche cambiamento nel mio ambiente e mi spiace che ancora oggi ci siano luoghi dove si verificano questi orrori. Conosco perfettamente questi aspetti, l’ho detto piu volte, come tanti altri ho vissuto sulla mia pelle i problemi alimentari e all’età di 19 anni mi mandarono in una clinica a Verona e grazie al supporto di esperti e dopo un paio di anni di percorso sono riuscita a guarire. Quindi invito chiunque ne soffra a farsi aiutare perché é davvero fondamentale. Ho avuto modo di confrontarmi anche con il pensiero di altri ginnasti ed ex ginnasti e spero che finalmente si possa intervenire definitivamente affinché la ginnastica, lo sport che amiamo, senza distinzione di sezioni o di livello sia pulito. Crediamo a quello che è stato denunciato e siamo vicini a tutti voi, lo sport è fatto di sacrifici e di rinunce ma prima di tutto, prima di qualsiasi risultato, vengono le persone e la loro salute. Quindi faccio appello all’umanità delle persone perché penso che debba esserci un confine netto tra severità in ottica di disciplina e cattiveria».

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