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Gilmour: «Sto cercando di imparare l’italiano, è una questione di rispetto. Non penso che guiderò a Napoli»

«Le corsie per gli automobilisti sono due ma tutti guidano come se fossero quattro. Sto amando ogni istante di questa mia nuova esperienza».

Gilmour: «Sto cercando di imparare l’italiano, è una questione di rispetto. Non penso che guiderò a Napoli»
Mg Torino 21/09/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Billy Gilmour

Billy Gilmour, centrocampista del Napoli, ha raccontato ai canali della nazionale scozzese, con cui ora è impegnato, del suo arrivo in azzurro.

«La Premier League è sempre stato il sogno, ma quando è arrivata l’opportunità di andare fuori ho voluto confrontarmi con una nuova realtà. Le mie aspettative a Napoli sono state superate: nelle prime due partite, vedere tutti quei tifosi allo stadio e l’atmosfera incredibile che c’era in città… Abbiamo fatto una grande partenza in campionato. Sto amando ogni momento in questa mia nuova esperienza al Napoli, questa è una città straordinaria che vive di calcio. Anche in Scozia è così».

Gilmour sull’italiano

«Sto lavorando duro, sto cercando di imparare la lingua e la cultura, spero di poter parlare meglio tra un paio di mesi. Ad oggi conosco giusto le basi, ma è una questione di rispetto interessarsi alla lingua e non parlare solo inglese nello spogliatoio.
Quando non capisci la lingua, puoi giusto carpire alcune parole, alcuni segnali. Imparo parole come: uomo, solo, cambio, attacca lo spazio! Sto imparando».

Gilmour racconta di essere stato chiamato da De Zerbi:

«Abbiamo fatto una grande partenza, sto amando ogni istante di questa mia nuova esperienza a Napoli. Una città straordinaria che vive per il calcio. Ho parlato con De Zerbi prima di approdare in azzurro, mi ha consigliato di venire. Mi ha detto che avrei amato la città e che mi sarei trovato subito benissimo qui. Così è stato».

Poi sui posti che gli piacerebbe visitare:

«Non sono ancora stato a Largo Maradona, ci vorrò andare appena torno a Napoli, è un posto magico che voglio conoscere al più presto».

Infine sulla guida:

«Non ho ancora guidato e penso che non guiderò a Napoli, le corsie per gli automobilisti sono due ma tutti guidano come se fossero quattro».

 

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