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Il napoletano Miranda trionfa al torneo internazionale di scherma per non vedenti

L’allievo del Club Sportivo Partenopeo: «Le istituzioni non sempre collaborano, entravamo nell’Istituto Martuscelli portati in braccio»

Il napoletano Miranda trionfa al torneo internazionale di scherma per non vedenti

Un successo che dice tanto, quello di Massimo Mercurio Miranda che ha trionfato al torneo internazionale di scherma per non vedenti. Non una vittoria fine a se stessa, ma una incoraggiante conferma che si sta percorrendo la giusta strada verso un’inclusione sempre più affermata. Ed è proprio dell’inclusione che il Club Sportivo Partenopeo, di cui Massimo Mercurio Miranda è allievo, ne ha fatto il suo paradigma. L’attività integrata che Sandro Cuomo, olimpionico ai Giochi di Atlanta 1996, ha portato con convinzione nella sua sala di scherma al centro del Vomero ora è pura normalità: a dirlo è anche la medaglia di bronzo di Rossana Pasquino alle Paralimpiadi di Parigi.

Il primato di Massimo Mercurio Miranda al “4° Trofeo Città di Milano” rappresenta un segnale positivo per la città di Napoli e il Club Sportivo Partenopeo che si fa promotore di un messaggio di inclusione che costituisce il modello ideale di realtà sportiva. Miranda ha primeggiato alla competizione internazionale di scherma (24 gli atleti protagonisti) portata nella città meneghina dall’Accademia Scherma Milano battendo nell’atto conclusivo Alessandro Buratti della Pro Patria et Libertate con il punteggio di 15-11.

Miranda: «Triste e paradossale che le istituzioni non sempre collaborano»

Un glaucoma gli ha portato via la vista 10 anni fa e con la sua spada, Massimo, è un po’ come se avesse ricevuto qualcosa indietro: prima di ogni assalto si fa descrivere la fisionomia del suo avversario e poi ne cerca il bersaglio. «La scherma è una via di fuga: rappresenta autonomia, ma anche rivalsa verso la vita, anche per la sola idea di combattere» , racconta e prosegue: «La scherma non vedenti cresce sempre di più, in termini di diffusione.

Il Club Sportivo Partenopeo è un vero esempio. Anche se paradossalmente le istituzioni non sempre collaborano, come nel caso dell’Istituto Martuscelli che ha tenuto chiuso per un anno intero l’accesso ai disabili motori, che entravano portati in braccio. Trovo singolare che, alle volte, le istituzioni impediscano lo svolgimento di attività sociali, quando dovrebbero incoraggiare e collaborare con società come la nostra che si prodigano a fare attività sociale. Purtroppo non sono sereno», ha chiosato Massimo Mercurio Miranda, che nella sua sala scherma è tornato a vedere la bellezza dello sport.

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