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La Nigeria di Osimhen “sequestrata” in un aeroporto libico per 15 ore: «Senza cibo e senza acqua»

Troost-Ekong: “Hanno chiuso a chiave i cancelli dell’aeroporto e ci hanno lasciato senza connessione telefonica, cibo o bevande”. Non giocheranno contro la Libia

La Nigeria di Osimhen “sequestrata” in un aeroporto libico per 15 ore: «Senza cibo e senza acqua»
Nigeria's forward #18 Ademola Lookman holds the ball during the Africa Cup of Nations (CAN) 2024 semi-final football match between Nigeria and South Africa at the Stade de la Paix in Bouake on February 7, 2024. (Photo by Issouf SANOGO / AFP)

“Hanno chiuso a chiave i cancelli dell’aeroporto e ci hanno lasciato senza connessione telefonica, cibo o bevande”. William Troost-Ekong, il capitano della Nigeria, è furioso. La nazionale di Osimhen, che domani avrebbe dovuto giocare in Libia nelle qualificazioni alla Coppa d’Africa 2025, è invece rimasta “sequestrata” in aeroporto. La denuncia sul giocatore sui social dice tutto.

Ma visti i fatti di queste ultime ore, la Nigeria di farlo non ha alcuna intenzione. Troost-Ekong, su X, ha raccontato la situazione paradossale che stanno vivendo: circa 14 ore chiusi in un aeroporto abbandonato, dopo il dirottamento del loro volo.

“Più di 12 ore in un aeroporto abbandonato in Libia dopo che il nostro aereo è stato dirottato durante la discesa. Il governo libico ha annullato il nostro atterraggio approvato a Bengasi senza motivo. Hanno chiuso i cancelli dell’aeroporto e ci hanno lasciato senza linea telefonica, cibo o bevande”.

“Ho già sperimentato cose simili giocando in Africa, ma questo è un comportamento vergognoso. Perfino il pilota tunisino che fortunatamente è riuscito a gestire l’ultimo minuto di cambio in un aeroporto non adatto all’atterraggio del nostro aereo non aveva mai visto niente del genere prima”.

“A questo punto abbiamo chiesto al nostro governo nigeriano di intervenire e salvarci. Come capitano insieme alla squadra abbiamo deciso che non giocheremo questa partita“.

Il capitano chiama in causa la Caf: “Dovrebbe esaminare il rapporto e cosa sta succedendo qui. Anche se decidessero di consentire questo tipo di comportamento, lasciamo che abbiano i punti”, decidendo cioè di lasciare l’eventuale vittoria a tavolino alla Libia. “Non accetteremo di viaggiare da nessuna parte sulle strade qui, anche con la sicurezza, non è sicuro. Possiamo solo immaginare come sarebbe l’hotel o il cibo se ci venissero dati se continuassimo”.

“Rispettiamo noi stessi e rispettiamo i nostri avversari quando sono nostri ospiti in Nigeria. Gli errori capitano, ma queste cose fatte apposta non hanno nulla a che fare con il football internazionale”.

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