ilNapolista

Il Padova schiera il centravanti condannato per violenza sessuale. Il tecnico: «È innamorato del calcio»

Ai danni di una 14enne (In primo grado). Il club non intende sanzionarlo, una consigliera comunale accusa. Il tecnico: «Sono episodi molto spiacevoli»

Il Padova schiera il centravanti condannato per violenza sessuale. Il tecnico: «È innamorato del calcio»
Ci Catania 02/04/2024 - finale Coppa Italia serie C / Catania-Padova / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Michael Liguori

Sabato il calciatore del Padova Michael Liguori è sceso in campo tra le polemiche. Era stato infatti giudicato colpevole dal Tribunale di Teramo con 3 anni e 4 mesi per violenza sessuale nei confronti di una 14enne. Successivamente, Liguori era stato convocato regolarmente dalla sua squadra per il match di Serie C vinto per 1-0; era entrato nel secondo tempo.

Liguori del Padova gioca nonostante una condanna per stupro, è polemica

Il suo tecnico, Matteo Andreoletti, aveva dichiarato: «Non ho trovato il solito Michael. Sono episodi molto spiacevoli ed è comprensibile il suo stato d’animo. È un ragazzo molto innamorato del calcio, ha spinto tanto anche alla vigilia cercando di ritrovare il contatto con il campo. Si è meritato di entrare. Michael era l’attaccante più ‘sporco’, per così dire, che avevo per questa partita. Sarebbe stato bello se avesse segnato, sarebbe stato un modo per ritrovare un po’ di serenità».

Liguori ha però trovato l’opposizione della consigliera comunale di Padova, Chiara Gallani. Repubblica riporta le sue dichiarazioni:

«Di fronte a una condanna così pesante, sia pure in primo grado, la società avrebbe potuto e dovuto lanciare un messaggio diverso, se non altro mostrando maggiore sensibilità non solo nei confronti della presunta vittima, ma anche verso il contesto culturale che, a fatica, si sta cercando di costruire. Un contesto, cioè, dove va data sempre maggior attenzione al tema della violenza di genere e a quello dei femminicidi. Detto questo, tornando al messaggio diffuso dalla società, sembra quasi che non sia successo niente, mentre, ripeto, una condanna così pesante, anche se solo in primo grado, non può essere sottovalutata, se non ignorata in questo modo. Insomma, sarebbe stata necessaria maggiore cautela. E in proposito, mi chiedo anche cosa possa pensare la ragazza che sarebbe stata abusata sessualmente, che così corre quasi il rischio di sentirsi vittima una seconda volta».

Il club, però, non intende sanzionare il calciatore e di voler aspettare una sentenza definitiva.

ilnapolista © riproduzione riservata