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Sinner, il tribunale del tennis (che lo ha assolto) ha la coda di paglia: “nessun favoritismo per lui”

Sotto attacco dopo il ricorso della Wada, il tribunale indipendente diffonde un comunicato che è un autogol mediatico, evidenzia l’imbarazzo

Sinner, il tribunale del tennis (che lo ha assolto) ha la coda di paglia: “nessun favoritismo per lui”
Italy's Jannik Sinner holds the trophy after winning his men's final match against USA's Taylor Fritz on day fourteen of the US Open tennis tournament at the USTA Billie Jean King National Tennis Center in New York City, on September 8, 2024. (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)

Sinner, il tribunale del tennis ha la coda di paglia: “nessun favoritismo per lui”.

Strano comunicato dell’Itia (International Tennis Integrity Agency), il tribunale indipendente del tennis che ha giudicato e assolto Jannik Sinner trovato due volte positivo al Clostebol. Lo ha assolto dichiarandolo non colpevole e non negligente.

Il ricorso della Wada (l’agenzia mondiale antidoping) ovviamente è un faro acceso sull’autorevolezza del tribunale indipendente. All’Itia lo sanno bene altrimenti non si sarebbero sentiti in dovere di scrivere un comunicato sulla vicenda. Comunicato che serve solo a respingere i sospetti e le accuse. Dal punto di vista mediatico è chiaramente un autogol.

Attraverso la ceo Karen Moorhouse, l’Itia ha spiegare il proprio punto di vista sull’assoluzione Sinner:

“Nel caso di Sinner, comprendiamo che il focus dell’appello è sull’interpretazione e sull’applicazione delle regole da parte del tribunale indipendente nel determinare quale livello di colpa possa coinvolgere il giocatore, piuttosto che sull’indagine dell’Itia sui fatti e sulla scienza – dice la Moohouse -. Detto questo, riconosciamo che è nostra responsabilità lavorare con i membri della famiglia del tennis per garantire che ci sia fiducia nel processo e invitiamo al dialogo con i giocatori, i loro rappresentanti e i media su questo argomento. Comprendiamo inoltre che il caso che ha coinvolto Sinner sia stato al centro dell’attenzione e abbia provocato tanti commenti e tante speculazioni, in seguito alla nostra decisione di non attribuire nessuna colpa e nessuna negligenza al giocatore”.

Il comunicato Itia prosegue: “il processo è definito dal Codice mondiale antidoping, stabilito dall’Agenzia mondiale antidoping, e dal Programma antidoping del tennis. Il modo in cui gestiamo i casi non cambia, indipendentemente dal profilo del giocatore coinvolto. Il modo in cui si svolge un caso è determinato dalle sue circostanze, dai fatti e dalla scienza”. 

In questi giorni è arrivata anche la sentenza del Tas sul caso Halep che qualcuno in Italia sta disperatamente cercando di interpretare come favorevole a Sinner.

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