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Conte: «Neres al posto di Kvara o Politano? In questo momento il dilemma è con Khvicha»

In conferenza: «Tutti devono sapere che se ho un po’ di mal di pancia c’è qualcuno dietro pronto a prendere il posto»

Conte: «Neres al posto di Kvara o Politano? In questo momento il dilemma è con Khvicha»
Dc Napoli 29/09/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Monza / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Matteo Politano-Khvicha Kvaratshelia

Il tecnico del Napoli, Antonio Conte ha parlato oggi nella conferenza stampa di presentazione del match contro l’Empoli spiegando ciò che il Napolista aveva scritto dopo la partita col Monza, che Politano si è reso indispensabile per questo Napoli

Se Neres giocasse titolare oggi, giocherebbe al posto di Politano o Kvara?

«Ad un mese di distsanza dalle due soste dal suo arrivo, vederlo oggi è un altro giocatore. Quando sai che devi andar via è un po’ come Romelu, ti vuoi allenare ma la testa è un po’ altrove. Oggi David è un giocatore che mi mette in difficoltà, non lo nego. Vedendo alcune situazioni in questo momento il dilemma è con Khvicha per caratteristiche, di qualità offensive, anche di predisposizione al sacrificio anche senza palla. L’equilibrio è alla base di tutto. Oggi, rispetto ad un mese fa, David mi fa sentire più forte. Sarebbe pronto a giocare dall’inizio, senza dubbio, creare queste situazioni sarà il nostro obiettivo in futuro. Abbiamo appena iniziato la ricostruzione, c’è bisogno di sana competizione, tutti sanno che c’è qualcuno dietro che spinge e se ho un po’ di mal di pancia c’è qualcuno dietro pronto a prendere il posto. Questo è se vogliamo riportare il Napoli a dare fastidio alle solite note, è l’impegno che ho preso col presidente e la città».

Politano, l’intelligenza di scoprirsi gregario per diventare indispensabile

Qui finisce il passato, un cartello grosso sulle spalle di un’ala che, a trentuno anni pare tornato ai tempi della fame di affermarsi. Matteo Politano ossia il gregario che ha messo il genio nella borraccia e ha cominciato a pedalare per trascinarsi tutti dietro, tappa dopo tappa. C’era solo una possibilità per restare aggrappato alla maglia che ha portato in cima, fino a sedersi sulla traversa, quella di diventare indispensabile, motore e azione, bomber e terzino. Ricorda il Giaccherini di Conte ma con una differenza sostanziale e doverosa: Matteo è tecnica ed estro e per questo è sorprendente, in questo principio di stagione, vederlo rincorrere tutti con ferocia e caparbia ostinazione.

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