L’Equipe: audience bassa per Francia-Israele e la nuova Champions. Dugarry: «ormai è zeppo di partite inutili», all’Europeo come in Champions
Troppo calcio in tv dà la nausea, in Francia è allarme per l’effetto saturazione (ascolti tv in netto calo)
L’Equipe dà ampio spazio all’allarme in Francia da overdose di calcio. Lo spunto è fornito dai dati d’ascolto di Francia-Israele di Nations League. Quattro milioni di spettatori (3,98 milioni) a TF1. Il peggior dato degli ultimi cinque anni, dai 2,95 milioni di spettatori per l’amichevole con la Bolivia del giugno 2019 che fu trasmessa da Tmc.
Ma – scrive L’Equipe – questo milione di fan persi per strada non è l’unico allarme per il calcio dall’inizio della stagione. Nessuno sa quanto pubblico segua ora la Ligue 1. Le nuove emittenti Dazn e beIn Sports non comunicano mai i loro dati d’ascolto. Il nuovo programma sulla Ligue 1 non decolla in termini di audience su France 3 così come lo storico Telefoot.
Anche i dati d’ascolto della nuova Champions sono deludenti:
1,33 milioni di spettatori per Psg-Girona (1-0, 18 settembre) e 1,48 milioni per Arsenal-Psg (2-0, 1 ottobre) contro 1,95 milioni per Psg-Dortmund (2-0) e 1,75 milioni per Newcastle-Psg (4-1) della scorsa stagione.
Calcio in tv, troppe partite inutili
Dice Lizarazu, ex calciatore, che collabora in tv e alla radio:
«C’è una forma di saturazione intorno al prodotto calcistico, troppi incontri, troppe competizioni inutili, troppi abbonamenti per guardarli, mancano punti di riferimento. A volte perdiamo l’emozione di vedere una partita».
Parla anche Dugarry, campione del mondo 1998, consulente di Rmc:
«Non credo ci sia un disincanto, ma un disinteresse… Ed è anche peggio. Che ci sia vittoria o sconfitta, alla gente non importa, sono diventati indifferenti, hanno cose migliori da fare. L’obiettivo delle istituzioni non è mai stato quello di migliorare il calcio, ma solo di fare più soldi e con una sola idea per raggiungere l’obiettivo: aggiungere sempre più partite. Cambiamo i formati delle competizioni (la Champions), ne aggiungiamo alcuni, ne rimuoviamo alcuni, non si capisce più nulla».
Prosegue L’Equipe:
L’ultimo simbolo di questo disinteresse è la difficoltà per la Fifa di trovare accordi con le tv per il suo nuovo Mondiale per club organizzato per l’estate prossima.
«Dietro le scelte delle tv, ci sono tifosi disposti o meno a pagare gli abbonamenti, ricorda Dugarry. Ma questi tifosi sono appassionati, che amano davvero il calcio… Solo che non è più uno spettacolo, non è più nemmeno un gioco, è una questione puramente economica. Lo sentono. Dobbiamo ridurre le partite. I giocatori sono fisicamente esausti».
Dugarry parla anche del recente Europeo in cui si sono registrati cali d’ascolto.
Dugarry ha fatto l’amara osservazione:
«È incredibile il numero di partite inutili che abbiamo visto. E quando (Didier) Deschamps dice che se le persone si annoiano, cambino canale, è terribile. Lo stesso vale per (Kylian) Mbappé, che spiega in una conferenza stampa che non gli importa cosa pensano i fan. Non si rendono conto di chi li paga… Tutto ciò crea una distanza, c’è sempre meno umanità e, questo, la gente lo sente».