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Flick, Nagelsmann, Tuchel. Gli anni di caos al Bayern hanno plasmato il calcio europeo (Sueddeutsche)

Sono tutti passati da Monaco prima di diventare ct. Adesso due allenano le nazionali e uno è a Barcellona. Chissà Kompany che fine farà

Flick, Nagelsmann, Tuchel. Gli anni di caos al Bayern hanno plasmato il calcio europeo (Sueddeutsche)
(L-R) Bayern Munich's CEO Oliver Kahn and Bayern Munich's new headcoach Thomas Tuchel pose for medias after a press conference in Munich, southern Germany, on March 25, 2023. - Bayern Munich announced on March 24, they had appointed former Chelsea and Paris Saint-Germain coach Thomas Tuchel as their new boss after firing Julian Nagelsmann. (Photo by Christof STACHE / AFP)

Quando in futuro l’Inghilterra giocherà contro la Germania, si incontreranno anche gli allenatori che Kahn ha assunto nei suoi quasi due anni come amministratore delegato del Bayern e che ha dovuto licenziare poco dopo. Lo fa notare la Sueddeutsche che poi aggiunge come in questo modo il caos degli allenatori al Bayern abbia influenzato un po’ l’Europa.

Immaginate. “L’allenatore della nazionale Julian Nagelsmann, licenziato da Kahn, incontra Tuchel, che Kahn ha assunto come suo successore, per poi essere licenziato lui stesso subito dopo. Oppure, per dirla con una strizzatina d’occhio in stile ceo Kahn: ha contribuito a orientare il corso delle cose fin quando sono stati assegnati due dei più importanti incarichi di allenatore delle nazionali in Europa. Senza il suo periodo caotico al Bayern, le cose sarebbero potute andare diversamente“. Il quotidiano scrive proprio che “gli anni di caos a Monaco hanno plasmato il calcio europeo“.

Flick, Nagelsmann, Tuchel, tutti ct. Tutti passati per il Bayern

“Se si aggiunge Hansi Flick, predecessore di Nagelsmann a Monaco, che ha iniziato la sua carriera come allenatore del Bayern con notevole successo iniziale, allora sono tre gli uomini” che in qualche modo hanno influenzato il calcio europeo. Questi tre “hanno in comune la complicata vita quotidiana a Monaco“. Flick ha lasciato il Bayern dopo i litigi con il collega di Kahn, Salihamidzic, è diventato prima ct della Germania e ora è al Barcellona. Nagelsmann è diventato il successore di Flick in nazionale. E a Monaco, Julian non era in sintonia con lo spogliatoio.

E infine si arriva a Tuchel. “Ora, in Inghilterra, Tuchel ha molto di ciò che gli mancava a Monaco (come i giocatori inglesi, di cui ha spesso chiesto i trasferimenti)“.

Di questo passo, è probabile che Kompany diventi un giorno l’allenatore della nazionale belga.

Tuchel ct dell’Inghilterra, i tedeschi se la ridono: “Finalmente hanno riconosciuto la superiorità della Germania”

Un tedesco commissario tecnico dell’Inghilterra. In Germania non riescono a crederci. Per loro, sembra l’inizio di una barzelletta e invece è tutto reale. Tuchel ha accettato l’incarico offerto dalla Federcalcio inglese. Ai tedeschi non pare vero. Quale migliore occasione per perculare i tanto odiati inglesi. Con Tuchel sulla panchina dei Tre Leoni, hanno praticamente ammesso la superiorità del calcio tedesco. E se ne rendono conto bene tutti i media tedeschi. Come la Sueddeutsche che scrive:

Questa volta, la Federcalcio inglese e Tuchel infrangono le regole perché, per la prima volta nei suoi 160 anni di storia, la federazione ha scelto un allenatore tedesco, il paese acerrimo rivale del calcio, come allenatore della nazionale. E Tuchel ha accettato subito l’offerta. Il tedesco è come l’ultima speranza della squadra inglese di porre fine alla mancanza di titoli dalla Coppa del Mondo nel 1966, dopo aver subito così tante dolorose sconfitte nei tornei contro i tedeschi”.

Non ci va leggera la Bild. Anzi forse è quella che più di tutti gode a vedere un tedesco sulla panchina inglese.

Ma parliamo di Thomas Tuchel (51) e degli inglesi. La patria del calcio ha un papà tedesco. Follia! Dal 1966 – dal 1966!!!! – L’orgogliosa nazione calcistica aspetta un titolo (e scusate, anche il Mondiale vinto è stata possibile solo perché l’arbitro si era sbagliato sul gol di Wembley). Quindi presto saranno 60 anni senza titolo. Durante questo periodo siamo diventati tre volte campioni del mondo e tre volte campioni d’Europa. Ops”.

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