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L’Inter rimane in scia del Napoli, 0-1 alla Roma tra infortuni e qualche polemica

Rete di Lautaro su errore di Zalewski. L’Inter perde Calhanoglu e Acerbi. Il primo dovrebbe essere meno grave. Fallo dubbio su Thuram

L’Inter rimane in scia del Napoli, 0-1 alla Roma tra infortuni e qualche polemica
Db Firenze 28/01/2024 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

L’Inter rimane in scia del Napoli. All’Olimpico finisce 0-1 per i nerazzurri. La Roma di Juric gioca piuttosto bene, impensierisce la difesa dell’Inter e più di qualche volta bussa alla porta di Sommer incerto in alcune situazioni.

Un’Inter stanca trova i tre punti all’Olimpico

La partita parte subito male per l’Inter. Perde quasi subito per infortunio Calhanoglu e Acerbi. A centrocampo però emergenza vista gli infortuni di Asllani e Zielinski. Così Inzaghi è costretto ad abbassare Barella in mediane e giocare con Mkhitaryan e Frattesi mezze ali.

Polemiche per un contatto Cristante-Thuram a metà primo tempo. Il francese lanciato verso l’area viene inseguito e contrastato da Ndicka e Cristante. L’italiano incrocia le gambe dell’avversario. Per l’arbitro Massa non c’è nulla. A Dazn Marelli non è d’accordo. E non è l’unico. Scelta decisamente discutibile. Giornata particolarmente difficile per la classe arbitrale. (Rocchi ieri aveva provato a chiarire, con scarsi risultati, qualcosa)

Il gol arriva al 60′, da calcio d’angolo a favore della Roma. La palla torna indietro, verso Zalewski che si impappina. Frattesi scippa il pallone e sugli sviluppi Lautaro calcia e trafigge Svilar. La Roma si butta in avanti, l’Inter ci prova in ripartenza ma la stanchezza è tanta. Soulè ha la palla dell’1-1 ma Sommer para. L’Inter però vince ed è a -2 dal Napoli di Conte.

Rocchi getta la maschera: «Il Var è soggettività, al tavolo ci sono persone»

Il designatore arbitrale per i campionati di Serie A e Serie B Gianluca Rocchi intervistato a Sky Calcio Club dopo le recenti polemiche sugli arbitri.

R: «Noi abbiamo un regolamento da seguire in maniera rigida. Poi si deve in parte rendere fruibile per chi il calcio lo produce. Ci sono situazioni difficili da conciliare. Quando ci si appoggia al regolamento, la decisione non è sbagliata. Far digerire alcune scelte è difficile anche per noi arbitri. Le cose che faremo non sono per forza giuste».

Quando interviene il Var? In Italia abbastanza in linea con la Champions. C’è l’idea di un interventismo forte?

«Il Var parte con l’obiettivo di ridurre l’errore clamoroso. Noi siamo in linea con gli altri campionati, non siamo fuori strada. Il Var oggi è più specialista. Interviene quando c’è un errore importante. Sono due a decidere dentro il Var, bisogna dare parametri più chiari possibili. Si troverà sempre il Var che non ha la risposta giusta. L’idea è di dare una linea più uniforme possibile. Poi è tutta soggettività, perché al tavolo ci sono persone».

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