«Qui siamo ben pagati, ci paga il club, non le nazionali. Incoraggio sempre i giocatori ad andare in Nazionale, ma se si tratta di un’amichevole non si può tornare infortunati»
Pep Guardiola in conferenza stampa alla vigilia di Manchester City-Sparta Praga ha sollevato il problema dei calciatori che si infortunano con le proprie nazionali, ricordando di quando Stones si infortunò in un’amichevole con l’Inghilterra prima dei quarti di Champions con il Real, l’anno scorso.
Le parole di Guardiola
«Non sono mai stato così arrabbiato come in quel momento. Non sono mai stato così deluso».
«Era una partita amichevole e noi dovevamo giocare i quarti di finale contro il Real Madrid e giocavamo in Premier League per cercare di vincerla».
L’allenatore del City continua:
«Era un’amichevole [con l’Inghilterra], quindi il fatto che i giocatori tornassero infortunati… non mi è piaciuto per niente».
«Prima, quando ero un giocatore, il ct della nazionale chiamava i club, ora nessuno parla. Forse i fisioterapisti parlano, ma i ct mai. Nella prima o seconda stagione con Gareth [Southgate] sì, ma ora no».
Guardiola dice di incoraggiare i giocatori ad andare in Nazionale, ma non tollera gli infortuni durante le amichevoli:
«So che i giocatori non vogliono infortunarsi, li incoraggio sempre ad andare in Nazionale, è un piacere, ma se si tratta di un’amichevole non si può tornare infortunati, mi dispiace».
«Qui siamo ben pagati, ci paga il club, non le nazionali. A volte bisogna rispettare i club. Nelle partite amichevoli non ci si può infortunare. Si può giocare, assolutamente, ma non si può tornare infortunati».
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