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Lo Shakhtar tra il calcio e la guerra. L’albergo della squadra è stato distrutto da un attacco missilistico

Fa due giorni di viaggio in autobus per le partite europee. Al Times il racconto drammatico dell’ad dello Shakhtar Donetsk

Lo Shakhtar tra il calcio e la guerra. L’albergo della squadra è stato distrutto da un attacco missilistico
Shakhtar Donetsk's Dutch-Croatian head coach Marino Pusic takes a training session at the Arsenal Stadium, in London, on October 21, 2024 on the eve of their UEFA Champions League football match against Arsenal. (Photo by Glyn KIRK / AFP)

Lo Shakhtar fa due giorni di viaggio in autobus per le partite europee. È un club nomade, le vite dei giocatori sempre a rischio

Stasera lo Shaktar Donetsk gioca all’Emirates contro l’Arsenal. Il club ucraino da quando è scoppiata la guerra è diventato un club nomade, perché la città della squadra è stata occupata. Partite come questa contro l’Arsenal sono un’opportunità per regalare momenti di gioia ai tifosi che stanno vivendo un periodo drammatico.

Racconta il Times:

Lo Shakhtar Donetsk sa che sarà una partita difficile quella contro l’Arsenal, ma la squadra ucraina potrà almeno giocare la partita sapendo che non c’è il rischio che venga interrotta da un raid aereo.

Lo Shakhtar, la cui città natale è sotto occupazione russa, è diventato nomade. Si spostano tra Kiev e Lviv per la maggior parte della stagione, con giocatori e staff tecnico che vivono con la valigia sempre pronta, mentre le partite europee comportano un viaggio di due giorni in autobus o in treno fino alla Polonia, e poi un volo per Gelsenkirchen in Germania per le partite “in casa” in Champions League, o in trasferta, come a Londra.

Il rischio che le partite del campionato ucraino vengano interrotte da attacchi missilistici russi non è una minaccia trascurabile”.

Il Times ha intervistato Serhiy Palkin, amministratore delegato dello Shakhtar, che ha raccontato che a settembre l’hotel in cui la squadra aveva programmato di soggiornare in vista della partita contro l’Fc Kryvbas a Kryvyi Rih, nell’Ucraina centrale, è stato distrutto da un attacco missilistico tre giorni prima della partita.

«Tre giorni prima del nostro arrivo, il nostro hotel è stato bombardato e ci sono stati morti e molti feriti», ha detto, parlando via zoom da Kiev. Le famiglie e gli agenti dei giocatori ci hanno chiamato preoccupati temendo per le loro vite».

«Dopo molte discussioni abbiamo trovato un hotel a cento chilometri di distanza, di cui teniamo segreto il nome per convincere i giocatori ad andare. E, come potete immaginare, alla fine, quando abbiamo giocato la partita, è entrato in funzione il sistema di raid aerei anti-razzo e la partita è stata interrotta. Quindi dobbiamo ancora trovare il tempo per finire i 30 minuti di gioco rimasti».

Lo Shakhtar sarà meno competitivo rispetto all’Arsenal

«È molto difficile perché per noi ci vorranno quasi due giorni per raggiungere Londra da Kiev», ha detto Palkin. «Rispetto all’Arsenal saremo meno competitivi dal punto di vista fisico e mentale».

«Inoltre, quasi ogni giorno ci sono bombardamenti e attacchi, o sistemi di allarme aereo in Ucraina. È molto, molto difficile. Le sfide più grandi sono la sicurezza, perché la vita dei giocatori è la più importante e solo dopo pensiamo al calcio. I nostri ragazzi vivono sempre in hotel. È come un camp di un anno intero, e si sta lontani dalla propria famiglia».

Palkin ha detto che l’opportunità di giocare contro squadre come l’Arsenal è estremamente importante per il morale degli ucraini e ha aggiunto che non sarebbe stato possibile continuare a giocare a calcio ai massimi livelli nel Paese senza il sostegno della Uefa.

«La partita con l’Arsenal è fondamentale per regalare emozioni positive ai nostri tifosi».

 

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