Il suo Bayern perde 4-1. In conferenza si limita a ripetere “in tedesco, in inglese, lentamente e velocemente”: «Dobbiamo imparare da questa partita»

Il Barcellona si è preso la sua vendette sul Bayern Monaco, lo ha fatto con in panchina l’artefice di quel 2-8 del 2019-20. Questa volta Flick era sulla panchina dei catalani, su quella dei Bavaresi c’è Vincent Kompany. L’allenatore belga, a giudicare dalle sue parole in conferenza stampa, non ha ben capito cosa è successo in campo. Lo fa intuire la Faz che racconta come Kompany in sala stampa si sia limitato a ripetere quasi in maniera compulsiva che la sua squadra “deve imparare da queste partite”. Cosa imparare, e quindi in cosa migliorare, però non si sa.
Kompany: «Dobbiamo imparare». “Cosa?” «Da questa partita, dobbiamo imparare»
“È quasi mezzanotte quando Vincent Kompany si siede in sala stampa dopo la sconfitta contro il Barcellona“, racconta la Faz. “Ripete la stessa frase più e più volte nel microfono. Lo dice in tedesco, in inglese. Lo dice un po’ più forte, po’ più piano. Lo dice lentamente e velocemente“. La ripete al punto che pensi che dica questa frase “solo perché pensa di doverla dire“.
«Dobbiamo imparare», riepte Kompany. “Ma la vera domanda è: cosa hanno da imparare?“, si chiede giustamente la Faz.
Ormai sono quasi 100 giorni che Kompany ha in mano la squadra. “È pure riuscito a convincere Thomas Müller, probabilmente il suo giocatore più intelligente, a entusiasmarsi dopo la trasferta di Francoforte di questo mese dicendo che è “un piacere” vedere come gioca la sua squadra. Ma dopo la trasferta ieri sera, dopo il 4-1 subito, il bilancio deve essere un po’ diverso”.
Quindi cosa deve imparare il Bayer da questa partita?
La Faz avverte:
“Non bisogna sottovalutare l’influenza di una partita del genere: di sicuro la partita non influenza le possibilità di successo del resto della stagione. Piuttosto ci si interroghi sul motivo per cui questa partita è finita così. Debolezze del Bayern? Punti di forza dei catalani?”
Guardando Flick è il suo Barcellona, si capisce perché la sua avventura a Monaco di Baviere finì prima del previsto. Ha giocato con Pedri e Gavi, 21 e 20 anni insieme a Marc Casadó, 21 anni. In difesa c’è Pau Cubarsí, 17 anni. E naturalmente Lamine Yamal, 17 anni, campione d’Europa. “Quel Bayern non poteva spingere più di tanto, Thomas Müller non ha quella velocità e Serge Gnabry e Michael Olise sono in forma un giorno sì e l’altro no“.
Tornano alla sala stampa, finalmente arriva la domanda per Kompany: “Cosa deve imparare la sua squadra?” La risposta però lascia a desiderare. «Abbiamo l’ambizione di voler vincere queste partite», dice. E poi ripete di nuovo: «Dobbiamo imparare da questa partita».