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C’è Saputo dietro il rinvio di Bologna-Milan: «Niente campo neutro, a costo di perdere 0-3»

Dal CorSport. Per il grande rispetto che il Bologna ha nei confronti di Bologna, non sarebbe andato a giocare in nessun altro stadio.

C’è Saputo dietro il rinvio di Bologna-Milan: «Niente campo neutro, a costo di perdere 0-3»
Mg Bergamo 03/03/2024 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Bologna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Joe Saputo

Il rinvio di Bologna-Milan ha aperto il giro di polemiche consueto. A causa dell’alluvione che ha colpito Bologna, il sindaco della città ha emanato un’ordinanza che impediva di giocare la partita di Serie A (in teoria non è sua competenza). Milan e Lega Serie A si affrettano evitare il rinvio. Si cerca uno stadio alternativo, si propone di giocare a porte chiuse. Niente da fare. Il Bologna si rifiuta con fermezza. Il Corriere dello Sport spiega cosa c’era, o meglio chi c’era, dietro quella pressa di posizione ferma e decisa: il presidente Saputo.

Saputo ha ottenuto il rinvio per rispetto alla città di Bologna

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Scrive il Corriere dello Sport:

Joey ha chiamato Fenucci durante l’Assemblea di A: «Niente campo neutro, a costo di perdere 0-3». Quando una telefonata non allunga la vita ma quanto meno blocca una decisione che sarebbe stata sbagliata per come Bologna sta dovendo convivere da giorni con il disastro figlio dell’alluvione. In pratica è successo che venerdì attorno alle 13, mentre gli «angeli del fango» continuavano a spalare nelle strade più colpite (come d’altra parte hanno fatto per l’intera giornata di ieri e faranno anche oggi), comprese via Andrea Costa e le altre piccole vie nelle vicinanze della chiesa di San Paolo di Ravone a circa 700 metri dal Dall’Ara, il presidente Joey Saputo ha chiamato sul telefonino Claudio Fenucci, che a quell’ora stava partecipando all’Assemblea di Lega a Milano.

Cosa gli ha detto? Su per giù lo ha informato che per il grande rispetto che il Bologna ha nei confronti di questa Bologna che sta soffrendo la squadra non sarebbe andata a giocare in nessun altro stadio. E pazienza se poi i consiglieri della Lega chiamati a dover decidere non fossero entrati nell’ordine di idee di fare un passo indietro e di conseguenza di punire il Bologna con lo 0-3 a tavolino“.

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