Spettacolo ed errori. Inzaghi riesce a prendere gol in contropiede sul 4-2 e ignora Yildiz (che ne segna due). Juventus brava a non crollare
L’Inter l’ha buttata: 4-4 con la Juve. Il Napoli in fuga a più quattro (e in città si lamentano pure)
Juventus-Inter 4-4, quasi come Italia-Germania. E il Napoli si ritrova in testa alla classifica con quattro punti di vantaggio sull’Inter e cinque sulla Juventus. Dopo nove giornate, laddove quattro mesi fa il Napoli era un tappeto di macerie. E a Napoli storcono il naso. Gli inenarrabili danni del sarrismo. Da stasera, con i quattro gol subiti dalla Juventus, Napoli e bianconeri hanno la miglior difesa del campionato cin cinque gol subiti.
Ma passiamo a Inter-Juventus. Il calcio italiano può finalmente alzare il vessillo dello spettacolo. Anche dell’intensità. Anche se è stato un match zeppo di errori. L’Inter ha segnato quattro gol, ma se n’è divorati almeno il doppio. La Juventus invece ha tratto il meglio dalle proprie possibilità. E alla fine, quando sul 4-2 era alla corde, sono stati bravi a non crollare. Favoriti dall’Inter che ha cominciato a giocare al tressette a perdere. Ma ai bianconeri va riconosciuta la forza di non lasciarsi andare. Non dimentichiamo che i nerazzurri sono nettamente più forti. La campagna acquisti di Giuntoli è stata un’arma a doppio taglio: ha raggiunto l’obiettivo di ridurre il monte ingaggi. Ma con duecento milioni non ha portato a casa nemmeno un top player. I migliori sono stati Conceiçao (bel giocatore) e Kalulu. È stata anche la partita di Yildiz il 19enne turco che fin qui aveva deluso e non poco. Inzaghi lo ha talmente sottovalutato che i suoi lo hanno lasciato libero un paio di volte. E lui non si è fatto pregare. L’Inter è riuscita a prendere gol in contropiede (ripartenza) sul 4-2. Roba da ritiro del patentino di allenatore.
Da segnalare i due rigori segnati da Zielinski nel primo tempo.
La Juventus può esultare. Inzaghi rischia di far indignare la carta. Ha la squadra nettamente più forte ma se scherza col fuoco, alla fine rischia di bruciarsi.