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Lukaku e Kvara, gemelli del gol troppo spesso criticati nonostante i loro numeri

Conte non dà il tempo di consumare le critiche che presenta il conto a suon di risultati. Chi pensava a Lukaku cotto e Kvara distratto, è servito

Lukaku e Kvara, gemelli del gol troppo spesso criticati nonostante i loro numeri
Db Milano 29/10/2024 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Romelu Lukaku

Lukaku e Kvara, gemelli del gol troppo spesso criticati nonostante i loro numeri

La “Scala” del calcio espugnata in 45 minuti dal calcio aggressivo e letale di Conte. Su gentile omaggio di Fonseca il Milan scende in campo anche senza Pulisic e Leao, la difesa rossonera balla: bastano Lukaku e Kvara, gemelli del gol troppo spesso criticati nonostante i numeri delle loro prime dieci giornate. Meret salva in paio di occasioni dove Di Lorenzo e Buongiorno regalano palla agli avversari.

Pronti, via e il Napoli ha una partenza col turbo. Prende il campo e si rende subito pericoloso prima di colpire con Lukaku che manda per aria Pavlovic e poi infila nell’angolino di forza. Gli azzurri potrebbero colpire ancora ma manca l’ultimo passaggio in qualche circostanza. Poi arriva la sindrome da primo tempo e arretra il baricentro lasciando campo ai rossoneri per una ventina di minuti: le azioni più pericolose sono due regali di Di Lorenzo e Buongiorno non sfruttati dal Milan. Negli ultimi cinque minuti come uno squalo il Napoli azzanna la preda e colpisce con il suo fuoriclasse che con la prima palla giocata e il primo tiro trova il tiro a giro per il raddoppio.

Il secondo tempo si spegne praticamente al secondo minuto: Morata segna, esulta ma è in fuorigioco rilevato dal Var. I rossoneri non hanno né idee né gioco per provare la rimonta. Rafa Leao ci prova come Pulisic ma è troppo tardi. Il Napoli ha la possibilità in tre occasioni di dilagare ma è magnanimo e pensa a gestire fino al 95esimo.

Chi pensava Lukaku cotto e chi Kvara distratto è servito. Conte a Milano presenta il Napoli nella sua versione letale: predominio del gioco a inizio gara e poi contropiedi per uccidere la preda. Il coach british-pugliese non dà nemmeno il tempo di consumare le critiche che presenta poi il conto a suon di risultati. Ma c’è poco tempo per gioire di questo primo posto: domenica c’è l’Atalanta di Gasperini ed è forse la squadra più insidiosa e forte in questo momento. Dallo scontro di domenica, più che questa sera tra le pecorelle smarrite di Fonseca, che passa il bivio per iniziare una corsa scudetto.

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