Il Riesame di Roma si è riservato di decidere in merito all’istanza della Procura Roma dopo il no del gip alla richiesta del sequestro preventivo del presidente della Figc indagato per autoriciclaggio.
I giudici hanno ascoltato la nuova richiesta della procura di Roma, che chiede di sequestrare 140 mila euro al primo dirigente del calcio italiano, accusato di autoriciclaggio. Il gip ha respinto la richiesta della procura nel giugno scorso escludendo la sussistenza del fumus del reato.
Il presidente della Figc è ndagato formalmente per appropriazione indebita e autoriciclaggio per una nodosa vicenda nata da uno dei leak del caso “dossieraggio”. Secondo la procura di Roma, Gravina potrebbe essere responsabile di un giro di denaro poco chiaro. L’ipotesi di reato è di riciclaggio e appropriazione indebita.
La decisione del tribunale della Libertà arriverà nei prossimi giorni dopo l’udienza di oggi a cui hanno preso parte gli avvocati di Gravina, Fabio Viglione e Leo Mercurio.
Gli avvocati Leo Mercurio e Fabio Viglione, legali di Gabriele Gravina dopo l’udienza davanti al tribunale della Libertà, hanno commentato
«Nell’udienza dinanzi al Tribunale del Riesame di Roma abbiamo ribadito le condivisibili e puntuali argomentazioni del gip che, nel giugno scorso, aveva rigettato la richiesta di sequestro avanzata dalla Procura per la totale insussistenza dei reati ipotizzati. Il Presidente Gravina può andare a testa alta forte dell’assoluta correttezza delle sue condotte».