Ha cristallizzato un undici titolare che in queste dieci giornate ha potuto crescere in intesa e automatismi. Una Juve di riferimento non c’è
Il Napoli di Conte è chiaro e riconoscibile, la Juve di Thiago Motta no (Gazzetta)
Scrive la Gazzetta dello Sport:
Antonio ha scelto modulo e uomini, ne ha bocciati alcuni, promossi altri e ha cristallizzato un undici titolare che in queste dieci giornate ha potuto crescere in intesa e automatismi. Ciò che, per esempio, non è ancora riuscito a Thiago Motta che, anche a causa degli infortuni (Koopmeiners su tutti), non ha ancora definito una Juve di riferimento e, a ogni partita, deve scegliere due mediani nella nebulosa Fagioli, Locatelli, McKennie, Thuram, Douglas Luiz… Non si può ancora sapere con certezza quale sarà la prossima Juve. Il prossimo Napoli sì. E questo è un vantaggio. Grazie a questo ottimo lavoro mentale e tattico, Conte è primo in classifica, con 25 punti, 4 in più della sua Inter scudettata, 5 in più della sua prima Juve campione. Napoli a ritmo tricolore. Ma naturalmente Antonio frena e getta fumo. Ogni 5 minuti ripete i mega-distacchi del Napoli nella stagione scorsa e parla di obbiettivo Europa.
Il rammarico di Pellegatti per Conte e il Milan
Carlo Pellegatti, giornalista e da sempre tifoso del Milan ha parlato ai microfoni di TMW, commentando la vittoria dei partenopei a San Siro e manifestando tutto il suo rammarico di non avere sulla panchina occupata da Paulo Fonseca, l’allenatore leccese Antonio Conte.
Anche Pierluigi Pardo ha espresso il suo pensiero in merito alla sfida di ieri, specificando come la squadra lombarda non sia riuscita a portare a casa il risultato pur avendo lottato duramente, davanti a un Napoli indomabile.
“Il Milan ha perso da una squadra di Conte, il grande rimpianto della tifoseria milanista. Sarà stato anche ingombrante ma, visto che a Miilanello non c’è stato un… affollamento di dirigenti in queste settimane, tanto valeva affidarsi al tecnico salentino. Sul piano economico, poi, non è quasi mai un costo ma spesso un investimento. Chiudo la questione contiana, ricordando che sarebbe venuto con un entusiasmo contagioso“. Il cronista e opinionista rossonero ha sottolineato come alla piazza lombarda avrebbe fatto tanto piacere avere un allenatore come Antonio Conte.
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