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Gilmour non è più un tirocinante, è diventato il perfetto alter ego di Lobotka (CorSport)

Contro il Milan la sua miglior prestazione. Ha contribuito al gol di Lukaku recuperando palla ed è secondo solo a McTominay e Anguissa rispettivamente per km percorsi e passaggi completati.

Gilmour non è più un tirocinante, è diventato il perfetto alter ego di Lobotka (CorSport)
Mg Torino 21/09/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Billy Gilmour

Billy Gilmour ha preso il posto dell’infortunato Lobotka negli ultimi match di campionato del Napoli. E le sue prestazioni stanno convincendo. L’ex Brighton, infatti, partita dopo partita, sta dimostrando di sentirsi sempre più a suo agio in campo e con la sua nuova maglia.

Gilmour non è più un tirocinante, è diventato l’alter ego di Lobotka

Scrive Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport:

La sua terza prova da titolare è stata ottima, la migliore delle tre. Un crescendo continuo. L’allenatore del Napoli gliel’ha fatto notare. Non ha risparmiato elogi e complimenti a caldo. Non era facile contro il Milan in uno stadio che vibra di storia, ma è anche in contesti del genere che il talento sa emergere. A 23 anni non ha avuto paura. Si è sentito al sicuro accanto alla squadra e ha affrontato la partita con personalità e qualità. Pulito nel possesso palla, prudente nelle preventive, generoso nelle rincorse.

È lui a recuperare il pallone da cui nasce il gol di Lukaku. Non si è risparmiato come i numeri del giorno dopo hanno raccontato: ha percorso in totale 12.668 km, secondo solo al compagno di nazionale e amico McTominay (13.024). Ha toccato 61 palloni, ha completato 49 passaggi (con il 92% di precisione) di cui 14 offensiva. Meglio di lui ha fatto solo Anguissa (18). In pratica, l’ex Brighton non si è mai limitato al compitino, ha alimentato la manovra con filtranti precisi e idee limpide. Per la puntualità negli interventi e la capacità di legare il gioco, Gilmour sembrava un veterano del Napoli. Eppure era arrivato solo a fine mercato.

Conte lo conosceva già dai tempi del Chelsea, quando lo scozzese era nelle giovanili:

Sapeva bene che il suo calcio poteva incastrarsi con il suo. Lo aveva seguito in questi mesi con De Zerbi allenatore al Brighton. C’era sintonia di caratteristiche e idee. Gilmour si sta dimostrando il perfetto alter ego di Lobotka, che potrebbe sostituire anche domenica contro l’Atalanta. Ormai ha già smesso di essere tirocinante, è diventato un titolare a tutti gli effetti meritando sul campo la considerazione e la stima di Conte e dei compagni. La prova di Milano ha acuito un forte sospetto: il Napoli ha fatto un affare e si ritrova in casa un vero e proprio gioiellino che continuerà a crescere all’ombra del maestro Lobo.

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