Il Corsport ricorda che per la prima volta all’Olimpico sono attesi meno di 60mila spettatori: il dato è negativo e non si registrava dal 2022
Ivan Juric affronta il suo destino lavorativo questa sera contro il Torino, squadra del suo passato. Ironico ma non troppo. Il croato non è riuscito a cambiare la verve della squadra giallorossa, che pure non stava facendo benissimo da fine stagione scorsa con De Rossi ma che almeno sembrava avere cuore e grinta, voglia e appartenenza. Juric, che comunque compone il suo gioco di schemi ben codificati e di meccanismi ben conosciuti (aggressività, intensità ai limiti dell’irregolare quando in pressione ndr), non è mai riuscito ad amalgamarsi innanzitutto ai calciatori stessi. Anche loro leggono i giornali e innanzitutto quella società tanto criticata la vivono in prima persona. Non hanno digerito l’esonero di De Rossi, non hanno capito il mercato, sono confusi in campo e arrivano sempre dopo.
A questo proposito aveva parlato così Pellegrini dopo Firenze: «Io credo che non conosco un’altra via d’uscita che non sia il lavoro, allo stesso tempo bisogna essere uomini, guardarci in faccia a dire che prestazioni come quella di oggi non sono accettabili. Questo è un momento difficile, se ne esce con il lavoro, dando tutto, cercando di fare quel qualcosa in più che ora ci manca».
Roma-Torino, per Juric record negativo anche sugli spalti
Come racconta il Corriere dello Sport, Juric ha pensato bene – per la prima volta – di blindare l’allenamento. Reduce da giornate di scontrose liti:
«Ieri pomeriggio Juric ha voluto blindare l’allenamento per la prima volta da quando è al Fulvio Bernardini. Ha chiesto di non avere nessuno attorno di esterno al gruppo squadra: niente fotografi, niente operatori, nessun elemento degli altri comparti del club. Solo lui, il suo staff e la squadra: nessun altro.»
Poi il dato preoccupante che riguarda lo scollamento dei tifosi, riavvicinati alla Roma soprattutto grazie a Mourinho anni fa:
«Meno di 60mila spettatori previsti all’Olimpico questa sera. Un dato così basso non si registrava dal 2022.»
Insomma, sembra piovere sul bagnato. La squadra è abbandonata a se stessa e il clima in città non è per niente positivo e vorremmo ben dire: la Roma ha speso tanti e più milioni per Dobvyk, Soulé, Le Feé. Poi ha preso Hummels, Hermoso, ha tenuto Dybala. Ha una squadra forte ed esperta, il punto è che non si sa per chi fosse stata costruita. E per cosa.