The Athletic. Sono diminuiti del 69% in sei anni. Ora vengono utilizzati per superare il centrocampo se davanti l’attaccante rimane uno contro uno
I lanci lunghi dei portieri sono sempre più rari in un calcio che si affida sempre di più alla costruzione dal basso.
Ne parla The Athletic che scrive:
“È stato spesso sentenziato la morte del lancio lungo durante gli ultimi anni. La costruzione da dietro è ormai standard. Le squadre verticali sono l’anomalia piuttosto che la norma.
L’evoluzione tattica più logica è stata il pressing alto, seguito da tentativi di attirare deliberatamente il pressing per sfruttare gli spazi alle spalle dei giocatori avversari.
I portieri non sono più soliti lanciare palle lunghe il più lontano possibile. Svolgono un ruolo fondamentale nella fase di costruzione.
I portieri della Premier League giocato meno palle lunghe rispetto al passato. Dall’inizio della stagione 2018-19 della Premier League, la percentuale di lanci lunghi dei portieri – ossia lanci lunghi di almeno 32 metri – è diminuita di anno in anno, scendendo in sei anni dal 69% a meno della metà. La tendenza a giocare passaggi più corti significa che ai portieri è stato richiesto sempre più di essere bravi con i piedi”.
Il lancio lungo è l’arma del City
In Premier i lanci lunghi vengono utilizzati contro le squadre che marcano a uomo. Spesso questa è una soluzione che Guardiola usa con il suo City.
“La maggiore qualità tecnica dei portieri e l’aumento del pressing aggressivo hanno portato le squadre a massimizzare i lanci per sfruttare gli spazi a centrocampo.
«Quando le squadre giocano a uomo, l’uomo libero è il portiere», ha detto Pep Guardiola dopo la vittoria per 3-0 del suo Manchester City contro il Burnley all’inizio della scorsa stagione. «Ecco perché bisogna usare questa alternativa».
Nel secondo tempo di quella partita, il City ha sfruttato la marcatura a uomo del Burnley lasciando solo Haaland e usando il portiere Ederson per fargli giocare dei lanci lunghi. Ederson quella sera ha completato 16 dei suoi 28 lanci lunghi – è il suo record in Premier League dal 2018-19 – e uno di questi ha portato al calcio di punizione con cui il City ha segnato il terzo gol.
Allo stesso modo, il Brentford ha cercato di pressare il City a uomo. Anche in questo caso, i giocatori del City si sono abbassati per trascinare i difensori del Brentford fuori posizione, creando spazio per Haaland che ha attaccato e per Ederson che ha effettuato passaggi lunghi.
Questa stagione è stata la terza consecutiva in cui il City ha utilizzato i palloni lunghi di Ederson verso Haaland per superare gli schemi di pressing a uomo. Considerando le qualità e i profili dei due giocatori, si tratta di una soluzione d’oro”.