ilNapolista

Polemiche in Spagna, non si doveva giocare. Tebas si difende: “al nostro posto di lavoro, per andare avanti”

Le lacrime di Vicente Moreno, allenatore dell’Osasuna e della città di Massanassa, hanno fatto il giro della Spagna. Simeone e Flick non volevano giocare

Polemiche in Spagna, non si doveva giocare. Tebas si difende: “al nostro posto di lavoro, per andare avanti”
A woman pushes a wheelchair full of debris through the mud on November 2, 2024, in the aftermath of devastating floolding in the town of Paiporta, in the region of Valencia, eastern Spain. Spain will deploy 10,000 more troops and police officers to the eastern Valencia region devastated by floods that have killed 211 people, Prime Minister Pedro Sanchez said. (Photo by JOSE JORDAN / AFP)

Liga, molti allenatori avrebbero voluto rimandare le partite. Tebas: “Il messaggio migliore è di non fermarsi”

Flick, Simeone, sono solo due dei tanti allenatori che, data la tragedia che sta colpendo Valencia, avrebbero voluto spostare le partite di Liga. Ma così non è stato fatto e As spiega le motivazioni.

Scrive As:

“Le lacrime di Vicente Moreno, allenatore dell’Osasuna e della città di Massanassa, una di quelle colpite dalla Dana, hanno fatto il giro della Spagna. È una delle voci che hanno sottolineato che questa giornata di partite non si sarebbe dovuta giocare. Anche Luis García Plaza, allenatore dell’Alavés, si è detto dello stesso parere ieri dopo la vittoria sul Maiorca. Sebbene inizialmente si fosse ipotizzato che la decisione della Liga di far giocare la maggior parte delle partite della giornata fosse dovuta a un problema di programmazione, come ha appreso As, la decisione finale è dovuta ad altre motivazioni”.

Il messaggio di Tebas

Anche Tebas, presidente della Liga, ha parlato della vicenda su X:

Crediamo che nella terribile situazione che la Spagna sta attraversando, il messaggio migliore sia quello di non fermarsi, se non nelle zone colpite. Il messaggio migliore è quello di essere in prima linea sui nostri posti di lavoro, come tutti i lavoratori di altri settori, dando visibilità, generando risorse e spiegando al mondo che dobbiamo tutti metterci al lavoro per andare avanti”.

Secondo As, la decisione di non rimandare le partite, “non ha nulla a che vedere con il problema del del calendario. Ma si è deciso di chiedere la sospensione di sole cinque partite (quelle giocate nella Comunità Valenciana) come misura preventiva per evitare ulteriori problemi in quella zona. Si gioca questa giornata anche per uno scopo benefico: permetterà alla Liga e ai club di raccogliere una cifra molto significativa per le vittime grazie alla visibilità della campagna che è stata lanciata“.

Leggi anche: Bagnaia: «Non sono disposto a correre a Valencia, a costo di perdere il titolo»

ilnapolista © riproduzione riservata