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Juric: «Grande partita della Roma, abbiamo regalato un gol e un altro era fallo netto del Verona»

A Sky Sport dopo Verona-Roma 3-2: «Firenze è stata una vergogna, non c’entra niente con questa partita ma stiamo commettendo errori difficili da spiegare»

Juric: «Grande partita della Roma, abbiamo regalato un gol e un altro era fallo netto del Verona»
Dc Roma 31/10/2024 - campionato di calcio serie A / Roma-Torino / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Ivan Juric

Juric: «Grande partita della Roma, abbiamo regalato un gol e un altro era fallo netto del Verona»

Juric a Sky Sport dopo Verona-Rona 3-2.

Gli fanno vedere il secondo gol del Verona ed è evidente la gomitata di Magnani su Ndicka.

«È una gomitata netta, il nostro giocatore resta a terra cinque minuti. È l’ennesimo errore arbitrale ai danni della Roma.

Oggi la Roma ha giocato una grande partita, abbiamo creato tante occasioni ma continuiamo a regalare  gol. Quando commetti errori, paghi».

Il riferimento è all’errore di Zalewski sul primo gol con un passaggio che manda in porta Tengstedt del Verona.

«Mi dispiace per i ragazzi, hanno giocato una partita di intensità pazzesca, abbiamo commesso errore sul primo gol. Sul secondo abbiamo subito fallo, il terzo in contropiede».

«Come contro l’Inter, commettiamo errori grossi, non gli errori classici, diamo palla all’avversario per far gol. Poi, per tutto il resto, bene su tantissime cose».

Errori sono una questione legata alla pressione dei giocatori? C’è poca tranquillità?

«Firenze è stata una vergogna, il disastro è stato totale. Firenze non c’entra niente con questa partita ma stiamo commettendo errori difficili da spiegare, non so che dire. Commettiamo errori gravi. Raramente sui campi di calcio vedi cose così. Il secondo gol è fallo, di cosa parliamo. Abbiamo prodotto numerose azioni, attacchi continui. Il calcio è così, dobbiamo mantenere lucidità. Non è neanche questione di concentrazione».

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Ivan Juric affronta il suo destino lavorativo questa sera contro il Torino, squadra del suo passato. Ironico ma non troppo. Il croato non è riuscito a cambiare la verve della squadra giallorossa, che pure non stava facendo benissimo da fine stagione scorsa con De Rossi ma che almeno sembrava avere cuore e grinta, voglia e appartenenza. Juric, che comunque compone il suo gioco di schemi ben codificati e di meccanismi ben conosciuti (aggressività, intensità ai limiti dell’irregolare quando in pressione ndr), non è mai riuscito ad amalgamarsi innanzitutto ai calciatori stessi. Anche loro leggono i giornali e innanzitutto quella società tanto criticata la vivono in prima persona. Non hanno digerito l’esonero di De Rossi, non hanno capito il mercato, sono confusi in campo e arrivano sempre dopo.

A questo proposito aveva parlato così Pellegrini dopo Firenze: «Io credo che non conosco un’altra via d’uscita che non sia il lavoro, allo stesso tempo bisogna essere uomini, guardarci in faccia a dire che prestazioni come quella di oggi non sono accettabili. Questo è un momento difficile, se ne esce con il lavoro, dando tutto, cercando di fare quel qualcosa in più che ora ci manca».

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