Sconfitta in due set 3-6, 5-7. Mercoledì la sfida decisiva contro la cinese Zheng.
Niente da fare per Jasmine Paolini, che perde contro la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka in due set (3-6, 5-7) alle Wta Finals.
Dopo aver vinto all’esordio contro Rybakina, la tennista azzurra avrebbe potuto guadagnare aritmeticamente la semifinale con la gara di oggi.
Ma non è riuscita a superare la Sabalenka nonostante le abbia tenuto testa, e di conseguenza sarà decisivo il match di mercoledì contro la cinese Zheng.
«Paolini conquista perché non è finta, a differenza di altre»
Scrive La Stampa con Stefano Semeraro:
è l’unica docente in due materie: singolare e doppio (a fianco di Sara Errani) nelle Wta Finals di Riad. Non era mai successo, ma il duo J&J è specialista in prime volte. E se Jannik ci ha assuefatti all’eccezionale, anche Jasmine in materia non scherza. È stata la prima italiana a giocare due finali Slam nello stesso anno, la prima soprattutto a giocarne una a Wimbledon, festeggiata in semplicità, con una pizza ordinata in compagnia nella villetta a due passi dall’All England Club. «E tanto cazzeggio», aggiunge il suo coach Renzo Furlan.
«Se tira un dritto nelle griglie – racconta Furlan, ex davisman – Jasmine non s’incazza, non butta la racchetta, anzi, è la prima a farsi una risata. E quel sorriso vale tanto. Poi come tutti ha momenti difficili, ma lei è quella che si vede, conquista perché non è finta, a differenza di altre».